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Quali donne a Sanremo?

by Piera De Prosperis
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Mahmood vince a Sanremo. La canzone è orecchiabilissima, moderna e giovane, nel testo e nel sound. Niente da eccepire, tranne per il tweet di Salvini: … mah … La canzone italiana più bella?!? Io avrei scelto Ultimo, voi che dite? Forse poteva risparmiarselo.

Vorrei, però, mettere in risalto un aspetto del festival che, per una vecchia ragazza come me, è sbalorditivo. Su 24 cantanti solo 6 donne sul palco di Sanremo.

Non è una questione di sesso. La voce maschile all’orecchio umano ha una gradevolezza diversa rispetto a quella femminile, che hanno frequenze che all’udito vengono apprezzate solamente quando sono veramente molto speciali. È una mia teoria. (Francesco Renga).

Possibile che ad una giusta osservazione, un cantante giovane, amato dal pubblico, possa rispondere così? Il tempo passa, le buone dichiarazioni di intenti si susseguono, il metoo scuote le coscienze e noi stiamo ancora a discutere della qualità delle voci femminili?! Forse Renga ha solo dato aria alle corde vocali, infatti si è prontamente scusato. Gli è uscita fuori una frase infelice, ma forse questo è ancora più grave. Vuol dire che, senza controllo, un uomo è capace di fare affermazioni degne del più bieco maschilismo, che la parità di genere non è per niente assimilata.

E siamo a Sanremo, sul palco dove si celebra la più importante liturgia della canzone, dove i testi e i partecipanti dovrebbero esprimere il meglio della nostra produzione, sia da un punto di vista autoriale che musicale! Senza contare che ancora una volta il conduttore, maschio, è stato accompagnato da una bella fanciulla, spiritosa certo, ma pur sempre valletta. Forse perché su un palco è più facile gestire il rapporto uomo/donna secondo gli schemi soliti piuttosto che provare con una conduttrice cui affiancare un valletto. In effetti suona male, sembra cacofonico … infatti quando Sanremo è stato presentato da show-girl (Goggi, Ventura, Clerici, Carrà), erano da sole sul palco.

Ma vediamo i nomi delle cantanti in gara: Bertè, Turci, Tatangelo, Patty Pravo, Arisa, Federica Carta. Tranne quest’ultima, colpisce il fatto che si tratti, per lo più, di veterane. Anzi direi che proprio le due over sessanta, Bertè in minigonna e Patty Pravo in un look dei suoi, hanno dato il meglio. In realtà buona parte del festival si è giocato sui pilastri del passato, chi non ha cantato con Baglioni, la Mannoia, Ligabue, Vanoni, Ramazzotti? Si ha un bel dire che è stato il festival con le proposte più in linea con i gusti dei giovani, a un’intera generazione è piaciuto il ritorno al passato più che al futuro.

E’ significativo, peraltro, che sul podio ci siano cinque ragazzi (Mahmood, Ultimo, i tre Volo), tutti maschi, con la Bertè solo quarta tra le proteste del pubblico. E noi donne? Ci vogliono ancora a casa in disparte.

Chiudo con una frase di Ultimo che al tweet di Salvini risponde: Quanto al tifo di Salvini, se piaccio a lui, a un dentista, a un muratore, non mi cambia nulla.W Sanremo!