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120° Palio della Stuzza, un gioco che sa di Cilento

by Federica Inverso
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Tradizione e divertimento, una festa che inganna il tempo ed un gioco che sa di Cilento. Il Palio della Stuzza ha spento 120 candeline. La manifestazione ultracentenaria non si è fatta fermare dal Covid ed è tornata, sabato 14 agosto, ad allietare residenti e turisti sulla scogliera del Lungomare Perrotti, a Santa Maria di Castellabate. Si tratta di uno degli eventi più antichi del Cilento, organizzata grazie all’impegno dell’associazione Cilentani Doc. Una prova di equilibrio che, un tempo, veniva svolta solo dai pescatori locali e ancora oggi i partecipanti devono essere rigorosamente residenti del comune Cilentano. L’evento si svolge in concomitanza con i festeggiamenti in onore di Santa Maria a Mare, patrona del luogo.

I partecipanti, per vincere il palio, devono percorrere un palo in legno cosparso di grasso animale lungo diciotto metri e riuscire ad afferrare le tre bandierine poste all’estremità, rispettivamente a 14, 16 e 18 metri, senza scivolare in acqua.

Re indiscusso della 120esima edizione del gioco: Francesco Federico, vincitore del primo e secondo posto. Con le due bandierine conquistate, sale a quota 15 podi nel “medagliere” dello storico Palio. Il campione è un habitué del podio, lo scorso anno, infatti, si era già aggiudicato il secondo posto. A fargli compagnia è stato Marco Rizzo, bravo ad afferrare la bandierina valida per il terzo posto. Il vincitore si aggiudica un premio creato da artigiani locali, ma il riconoscimento più grande è quello di entrare a far parte della storia di un’antica tradizione.

 

Chi pensa che si tratti “solo” di un gioco, sbaglia. Il Palio della Stuzza è una tradizione che si rinnova nel tempo e che si tramanda di generazione in generazione. Una manifestazione che rappresenta il forte legame con le antiche tradizioni della marineria locale. “Siamo lieti di riproporre un evento – spiega infatti il presidente dell’associazione Cilentani Doc ,Giuseppe Villani – che unisce tradizione e folklore, facendo rivivere ogni anno, in concomitanza con i festeggiamenti in onore di Santa Maria a Mare, le antiche usanze della marineria locale”.

Sono stati 25 i partecipanti, tutti rigorosamente residenti nel comune di Castellabate, che hanno coraggiosamente percorso il palo con l’obiettivo di afferrare le bandierine senza scivolare in acqua. La manifestazione è stata anche l’occasione per ufficializzare un “passaggio del testimone”: dopo ben 42 anni, da Massimo Concas al figlio Alessandro. Gli organizzatori hanno quindi voluto omaggiarlo con una targa speciale per tutto l’impegno profuso in questi anni per l’organizzazione dell’evento.

 

La manifestazione, da sempre nel cuore dei locali così come dei turisti che in questo periodo affollano la zona, vede in prima linea l’associazione Cilentani doc, di cui fanno parte Giuseppe Villani, Franco Fragano, Francesco Federico, Domenico Di Sessa, Vincenzo Malzone, Gerardo Scola, Gianfranco Di Lorenzo e Clemente Migliorino, e gode il patrocinio del Comune di Castellabate. Anche quest’anno, inoltre, si rinnova la collaborazione con la Polisportiva Santa Maria, locale formazione di calcio impegnata nel campionato nazionale di serie D. Soddisfatto il presidente Villani: “Per noi è molto di più di un semplice gioco, ma una tradizione che si rinnova di generazione in generazione… Noi ora ricarichiamo le energie e cominciamo già a pensare all’edizione 2022”.