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Al via lo smantellamento del “nocciolo” della centrale nucleare del Garigliano

by Redazione
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E’ stata finalmente bandita, pochi giorni fa, la gara per l’affidamento dei lavori di smantellamento del “nocciolo” del reattore della centrale nucleare del Garigliano. “Ossia di tutti i componenti metallici attivati, denominati internals, presenti nel vessel che è la struttura nella quale durante l’esercizio avveniva la reazione nucleare”.

A comunicarlo è la Sogin, la società di Stato che si occupa del decommissioning nucleare, che parla anche di un cambio del proprio modello organizzativo per ottenere un miglioramento delle performance anche in relazione alla gestione dei rifiuti radioattivi. Pare che oltre il 90% dei materiali oggetto del decommissioning siano stati e saranno destinati ad essere recuperati.

Dal canto suo, nel corso del question time dello scorso 20 aprile alla Camera dei Deputati, il Ministro D’Incà ha testimoniato l’accelerazione dell’attività di Sogin che dovrebbe consentire entro quest’anno di superare la soglia del 45% nelle attività di decommissioning nucleare. Il picco è previsto nel biennio 2022–2023 con l’avvio dello smantellamento del reattore di Trino oltre a quello di Garigliano.

“Naturalmente resta molto lavoro da fare”, dichiara la Sogin.