fbpx
Home blue economy Alla Lega Navale “Il capitalismo della mobilità”, di Pietro Spirito

Alla Lega Navale “Il capitalismo della mobilità”, di Pietro Spirito

by Flavio Cioffi
0 comment

 

E’ stato presentato ieri, alla Lega Navale di Napoli, il nuovo libro di Pietro Spirito: “Il capitalismo della mobilità. Oligarchi e sudditi nei trasporti”, Guida editori, con introduzione di Giulio Sapelli (https://www.genteeterritorio.it/il-capitalismo-della-mobilita-di-pietro-spirito/). Un viaggio nel mondo dei trasporti, della logistica e della mobilità.

 

 

L’Autore, già Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale e manager nel settore dei trasporti, ha riunito alcuni prestigiosi protagonisti della blue economy per discutere non tanto del libro in sé, quanto della tesi di fondo del suo lavoro: “I cambiamenti (…) non resteranno confinati dentro il recinto dei sistemi di trasporto, ma agiranno (…) sino a configurare un nuovo capitalismo della mobilità, caratterizzato da un pugno di oligopolisti che condizioneranno la vita degli individui e delle imprese”.

 

Secondo un format particolarmente indovinato, nel quale Spirito chiamava al tavolo i vari relatori uno alla volta, quasi interrogandoli sui temi che intendeva trattare nello specifico, la discussione si è sviluppata con naturalezza e disinvoltura offrendo angoli visuali interessanti e coinvolgenti.

 

 

Umberto Masucci – Presidente di F2i Ports e del Propeller Club nazionale, Mario Mattioli – Presidente Confitarma, Ennio Forte – docente di economia dei trasporti e della logistica alla Federico II, Alessandro Panaro – SRM e Intesa San Paolo e Alfredo Vaglieco – Presidente della Lega Navale si sono alternati in un percorso analitico ed espositivo molto articolato e soprattutto chiaro e comprensibile. Un confronto reale, un dibattito, fuori d’ogni rigidità formale, che ha posto l’accento sui rapporti tra modelli produttivi e scelte politiche spaziando dalle dinamiche di mercato globale alle realtà territoriali.

Al termine dell’incontro, ho chiesto ad un amico presente, che non fa parte degli addetti ai lavori, che impressione avesse avuto. “Ho imparato qualcosa”, mi ha risposto. Il migliore complimento possibile ai relatori, all’Autore ed al suo libro.