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Bellenger presenta a Capodimonte AudioLive FM

by Redazione
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Ieri, nella stupenda location della nuova Tisaneria Bistrot del Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, è stata presentata la nuova digital radio culturale AudioLive FM, brand della digital company Livenet Srl, editrice anche del magazine Live Performing & Arts e della testata online Livenet News.

L’editore, Valerio Granato, ci ha spiegato che “la radio sta vivendo una nuova giovinezza. E’ un mezzo molto apprezzato anche dalle nuove generazioni e in più la nostra radio è riascoltabile sotto forma di podcast. E’ possibile crearsi il proprio palinsesto. Abbiamo realizzato una sorta di crossmedialità per cui lo stesso contenuto può essere veicolato, per esempio, con una fotogallery sul sito web, con un’intervista in radio e con un articolo sulla carta stampata. Invitalia ha finanziato, con la misura Cultura Crea, parte delle attrezzature necessarie, perché la nostra radio, anche se adesso siamo online solo su digitale, è una radio completa e l’unica cosa che abbiamo deciso per il momento di non attivare è proprio l’antenna a causa della difficoltà di trovare frequenze libere. E poi in digitale noi raggiungiamo tutto il mondo. Attualmente, dopo un mese che siamo online, abbiamo il 20% di ascoltatori esteri. Il Museo di Capodimonte, oltre ad essere uno dei nostri partner principali, è il luogo di nascita della nostra radio. Infatti Rosanna Astengo, la nostra direttrice artistica, ha curato il progetto Capodimonte, il primo progetto radiofonico di promozione dei beni culturali.

Allora abbiamo dato la parola appunto a Rosanna Astengo. “AudioLive FM musica e cultura è la prima digital radio interamente dedicata al mondo culturale e musicale, non soltanto nazionale ma soprattutto legato al territorio. La Campania, Napoli sono uno scrigno di tesori. Tanto che una delle nostre produzioni originali si intitola lo Scrigno di Clio: uno scrigno pieno di tesori che in ogni puntata andiamo a scoprire. Siamo nati con l’obiettivo di creare il primo network culturale radiofonico su scala nazionale, per cui invitiamo tutti gli Enti culturali, i musei, i luoghi d’arte, gli istituti linguistici e culturali a partecipare. Ad essere dei nostri.

Quindi Stefano Valanzuolo, direttore responsabile della testata, ha precisato che il suo compito “è quello di integrare l’informazione contribuendo a formare una sorta di circolo virtuoso tra carta stampata e radio. Intendiamo assumerci la responsabilità di fare una rigida selezione a monte di quelli che sono i contenuti musicali e di parola, perché giunga poi una informazione che sia consapevole, che sia filtrata, che sia intelligente, per formare u pubblico fidelizzato non soltanto alla radio ma all’argomento. E nel momento in cui parliamo di formazione, direi che serve una divulgazione che non annoi. Il segreto è raccontare. Anche la musica si può porgere a parole, perché la parola è potentissima ed è proprio l’idea di racconto che rende la radio forte”.

Ma ora scorriamo, in estrema sintesi, l’intervento del Direttore di Capodimonte, Sylvain Bellenger.

Ricordo che a Chicago, dieci anni fa, una ragazza di 16 anni, con tutta la splendida arroganza della giovinezza, mi disse di fronte ad un quadro: perché dovrei essere interessata? Ci ho pensato e lei aveva ragione. Il mio ruolo era di farle capire perché avrebbe dovuto essere interessata. In questo la radio è molto importante. Niente di più bello, di più preciso, di più musicale, di più personale che la voce. E questo non esce alla televisione, perché in televisione l’immagine prende tutto. In radio c’è solo la voce e questo è di una grande bellezza, di una grande importanza. Per questo sono più che felice della presenza della radio a Capodimonte.