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Balneabilità e depuratore di Cuma. L’Arpac cambia idea

by Redazione
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La settimana scorsa vi abbiamo dato conto dello stato della balneabilità in Campania secondo l’Arpac – l’Agenzia regionale per l’ambiente. Tra l’altro, riferivamo del divieto di balneazione a Pozzuoli (“Lido di Licola”, “Stabilimento Balneare”, “Stazione Marina di Licola”, “Effluente nord Depuratore di Cuma” e “Collettore di Cuma”) probabilmente dovuto, secondo l’Arpac, allo scarso rendimento dell’impianto di depurazione di Cuma interessato da importanti lavori di ristrutturazione.

Ebbene, gli aggiornamenti dell’Agenzia al 13 settembre precisano che la “qualità scarsa” delle acque di balneazione del litorale flegreo non sarebbero in realtà riferibili allo scarico del depuratore di Cuma, come inizialmente ipotizzato, che risulterebbe invece conforme ai parametri di legge. La colpa sarebbe del Canale di Quarto, dell’alveo dei Camaldoli e del Canale Abruzzese, nonché della pioggia (!?).

Forse a qualcuno in Regione Campania, Ente responsabile dei lavori di adeguamento dell’impianto, non ha fatto piacere il riferimento al suo presunto scarso rendimento e l’Agenzia ci ha messo una pezza. Già lo scorso 9 settembre, infatti, in Regione si parlava di un’imminente smentita, sottolineando che le analisi sull’effluente dell’impianto danno risultati positivi e che la vera causa andrebbe individuata nei corpi idrici superficiali non intercettati dal depuratore.

Sarà senz’altro vero, ma se l’Arpac cambia idea dopo una sola settimana la credibilità del sistema ne risente. Non c’è bisogno di chissà quale laboratorio per accorgersi che in quella zona l’acqua è inquinata (per usare un eufemismo) e i cittadini hanno diritto di sapere il perché.

Per il resto, nessuno sforamento in provincia di Caserta a meno di alcune criticità storiche, principalmente alla foce dei Regi Lagni.

Recuperata la balneabilità all’Arenile Pennella a Castellammare di Stabia e invece per la prima volta non balneabile l’acqua “Sud Marina di Stabia”. Rientrato l’allarme a Ischia (Lacco Ameno e Forio). Tutto ok in Penisola sorrentina (Sant’Agnello, Sorrento e Massalubrense). Risultano invece vietate alla balneazione a Torre del Greco le acque “Litoranea Nord” e “Litoranea Sud”.

Nel Salernitano nessun superamento dei valori limite. Tuttavia, si attendono ulteriori dati relativi alla costa cilentana. Migliora la situazione a Vietri, pur permanendo alcune criticità.

Infine, le ispezioni visive non avrebbero evidenziato situazioni di particolare rilievo nella colorazione dell’acqua e nella presenza di schiuma o mucillagine.