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Bus, metro, strade e Pnrr a Napoli. Intervista all’assessore Cosenza

by Flavio Cioffi
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Il prof. ing. Edoardo Cosenza è l’assessore alle infrastrutture, mobilità e protezione civile del Comune di Napoli. Un curriculum scientifico/accademico da paura, già assessore regionale ai lavori pubblici, uomo forte della giunta Manfredi e amico fraterno del Sindaco. In questi giorni si parla molto di un’eventuale gara per la gestione del servizio di trasporto pubblico locale e allora ci siamo fatti offrire un caffè per rivolgergli qualche domanda sullo stato dell’arte.

E’ vero che tu, di fatto, sei il CEO del Comune di Napoli?

Assolutamente no. Ho solo delle deleghe operative attinenti alle mie competenze. Che sono parecchie e complesse dal punto di vista operativo, perché occuparsi di strade o di trasporti o di ciclo integrato delle acque o di protezione civile è complicato di per sé, ma null’altro che deleghe operative.

In questi giorni si sta parlando di chi gestirà in futuro il trasporto pubblico locale a Napoli. Chi sarà?

E’ dai tempi della precedente amministrazione, anche per seguire le direttive europee, che si è stabilito di bandire una gara a titolarità regionale, che ha la competenza, a Napoli come ovunque in Italia. Quello che viene definito il quinto lotto. Per gli altri quattro lotti in Campania le gare sono già state espletate dalla Regione, anche se non per i trasporti su ferro di FS ed EAV per vari motivi. Noi come Comune di Napoli siamo dalla parte di ANM. Che è una società in fortissima crescita, decisamente sana in questo momento, con grandi investimenti sia sul ferro che sui trasporti in superficie. Sceglieremo, nei limiti delle nostre competenze,  la via migliore per il benessere di ANM, che vuol dire il benessere dei cittadini. Abbiamo visto che i sindacati sono fortemente contrari alla gara e vedremo se ci sono i margini per non farla, insieme alla Regione che ne ha attualmente la competenza. Ma, ripeto, noi facciamo tutto per il bene di ANM, i cui lavoratori stanno facendo qualcosa di eccezionale insieme al nuovo direttore generale, Franco Favo, che ha dei trascorsi nelle ferrovie di grandissimo rilievo.

Ma perché il Comune e la Regione non si seggono insieme e risolvono il problema? Che poi il problema qual è? Chi ci mette i soldi?

Il Comune e la Regione si seggono spessissimo ai tavoli. Ma, storicamente, il fondo del trasporto pubblico locale che la Regione trasferisce al Comune di Napoli è inadeguato. Copre il 60% delle esigenze e il 40% è a carico del Comune, il che è problematico per il bilancio comunale. Quindi la competenza per fare queste eventuali gare è della Regione, però il finanziamento al 40% è del Comune. Peraltro nel 2024 noi puntiamo ad aprire l’intera linea 6 della metropolitana, quindi otto stazioni da Mostra d’Oltremare a Municipio, due nuove stazioni di linea 1, quelle di Centro Direzionale e Tribunale, a riaprire la funicolare di Chiaia. Insomma, i costi aumenteranno in maniera molto significativa e questo è un problema. Ma siamo sicuri che la Regione ne terrà conto nella ripartizione del fondo, perché è evidente che deve aumentare.

Se la gestione rimarrà ad ANM, ci saranno miglioramenti del servizio?

Ma in realtà ANM sta già andando bene. Il nuovo direttore generale ha stretto accordi sindacali molto significativi, tipo venerdì notte e sabato notte prolungamenti fino alle due della metropolitana e della funicolare. Una cosa che non ha nessuna città in Italia. La linea 1 della metro ha registrato un più 30% di passeggeri, passando da 26 milioni a quasi 35, laddove Milano ha avuto più 18%. In generale, i trasporti funzionano meglio se ci sono meno macchine per strada, quindi il nostro sforzo è circolare: più trasporti su ferro, meno automobili, più preferenziali, ciclabili e pedonali. Noi puntiamo a un forte aumento degli utenti sulle metropolitane, sia sulla linea 1 (dove nei prossimi mesi finalmente funzioneranno cellulari e wi-fi) che sulla linea 6, e a un forte aumento della qualità del servizio che oggi è comunque estremamente più frequente e affidabile rispetto a due anni fa grazie ai nuovi treni. Quindi lo slogan è: migliorare sempre di più il servizio su ferro per migliorare tutto il sistema in superfice, sia pubblico che privato.

E veniamo allora alla viabilità. Qual è lo stato dell’arte?

Se 9milioni di passeggeri in più hanno preso la linea 1 della metro, e parlo solo della linea 1, vuol dire che ci sono state meno automobili che hanno circolato. Poi abbiamo migliorato la qualità delle strade: abbiamo rifatto il Corso Vittorio Emanuele, che non si faceva da anni; tante strade a Napoli Est, come via Argine, via delle Repubbliche Marinare e via Mario Palermo; terminato buona parte di via Marina; rifatte tutte le strade attorno alla zona ospedaliera dell’area nord. E quest’anno ne faremo ancora tante tante tante: domani presentiamo i progetti su tutta l’area della collina di Posillipo e dell’aeroporto di Capodichino; poi possono partire i molto attesi lavori a Parco Margherita (abbiamo ottenuto di togliere i cubetti di porfido) che naturalmente sono molto impattanti anche a causa della chiusura della funicolare di Chiaia; e poi via Girolamo Santacroce, un’altra strada molto importante su cui pure puntiamo a partire nel 2024.

Due piazze sulle quali vorrei la tua valutazione. Piazza Municipio.

E’ un progetto di due architetti di livello mondiale. La piazza va giudicata non solo per la parte superiore ma anche per quello che c’è sotto: il sottopasso che arriva fino al porto e che non tutti i napoletani hanno ancora percorso, ma è molto bello e molto pratico. Poi sotto ci sono anche due linee della metro che si incrociano, la 1 e la 6. E non è ancora terminata. C’è chi dice che poteva essere più verde, chi voleva un micro-hub per carsharing e bikesharing. C’è chi è molto favorevole e chi molto contrario. Ma è normale dialettica.

Piazza Garibaldi.

Anche piazza Garibaldi è frutto della scelta di un grande architetto. Io, da ingegnere, avrei semplificato alcune scelte. Molto importanti per la viabilità complessiva sono  i lavori di Porta Est che spero possano partire tra non moltissimo tempo, finanziati dalla Regione. Anche in questo caso diciamo che se ne possono decantare i pregi e anche non essere d’accordo.

Passiamo alla zona orientale.

Abbiamo firmato, cosa che non si faceva da molto tempo, l’accordo con Sogesid per sviluppare il piano di bonifica. Alcune aree sono state già bonificate. Esistono dei nuclei di sviluppo rilevantissimi come il polo di ingegneria a San Giovanni a Teduccio, noto come sito della Apple Academy, che è in fortissimo ulteriore sviluppo. Nell’ex Manifattura Tabacchi sono previste funzioni molto importanti di vario genere. Stiamo lavorando sul litorale: sulla spiaggia, che da quest’anno è in buona parte utilizzabile per l’elioterapia, e sulla depurazione perché vi arrivano canali storicamente inquinanti. Puntiamo molto sull’ex depuratore di Napoli Est che può diventare una bellissima terrazza sul mare, di bellezza paragonabile a quella di Pietrarsa. Quindi c’è un grande lavoro sia sul lato mare sia sulle aree interne. Poi ci vogliono gli investimenti dei privati, senza dubbio, e ho informazioni che l’attenzione cresce. Evidentemente l’attività che stiamo svolgendo viene giudicata positivamente dagli investitori.

Bagnoli.

Con i trasporti arriveremo il più possibile vicino perché il prolungamento della linea 6 a Campegna, proprio al bordo dell’area del Commissario, è in progettazione. Così come la strada con sottopasso che deve andare verso la tangenziale. Sulla zona commissariale non ho competenze.

Il porto.

Da un lato, ci siamo occupati del molo San Vincenzo chiudendo un accordo con la Marina Militare e con l’Autorità portuale e ne stiamo progettando la fruizione. Dall’altro lato, verso Pietrarsa, puntiamo molto come dicevo al recupero del mare. All’interno abbiamo da poco approvato, per quanto di nostra competenza, il progetto della Autorità Portuale per un grande parcheggio interrato lato Municipio che ci vede d’accordissimo.

A che punto sono i lavori del PNRR a Napoli?

I cronoprogrammi sono tutti rispettati. Sui trasporti, sulle scuole, tutti. Siamo più avanti di tutti in Italia. Sono iniziati i grandi lavori, che non competono a me, sugli insediamenti urbanistici: su Taverna del Ferro, Scampia, Ponticelli si sta facendo un egregio lavoro di rifunzionalizzazione e miglioramento della vivibilità grazie a Sindaco e Vicesindaco. I lavori dell’Albergo dei Poveri sono in corso. Insomma, non ci sono criticità sul PNRR sulla parte di diretta competenza del Comune di Napoli.

Ma i fondi stanziati sono sufficienti?

Avremmo potuto avere di più, ma il problema è che il PNRR ha scadenza a fine 2026 che per certe tipologie di lavori è troppo ravvicinata. Non è possibile fare una nuova linea della metro tutta con il PNRR. Invece il rifacimento di tutta la flotta bus, 270 bus elettrici con il rifacimento dei depositi, sta andando avanti e quindi nel 2024 avremo i nuovi bus elettrici. Diciamo che tutto quello che era possibile fare entro la scadenza di fine 2026 lo stiamo facendo. Così la linea 10 della metro, che arriverà fino ad Afragola, ha una parte di finanziamento da PNRR ma certo non si può fare una nuova linea di 15 km in due anni. Su altro fronte, siamo in attesa che ABC abbia la conferma di aver avuto nuovi finanziamenti sul ciclo integrato delle acque. Perché ABC è riuscita a spendere in tempo le risorse che doveva spendere entro il 2024 e quindi ci aspettiamo che ottenga ulteriori finanziamenti. Insomma, abbiamo fatto una politica equilibrata e abbiamo ottenuto finanziamenti per le cose davvero realizzabili nei tempi giusti.

Come sono i rapporti con il Governo?

La domanda andrebbe posta al Sindaco. Io posso dire che recentemente c’è stato un incontro con il ministro Fitto che credo sia stato molto fruttuoso. Come i colloqui con il Ministero della protezione civile in occasione del bradisismo. Con il ministro Sangiuliano il Sindaco ha un ottimo rapporto. Indipendentemente dal colore politico direi che i rapporti sono assolutamente corretti e proficui.

Potendo, cosa chiederesti al Governo?

Sicuramente un costante finanziamento per le strade, in modo da poter fare una programmazione pluriennale, e il sostegno alle nuove iniziative di trasporto su ferro. L’attenzione dovrebbe essere sui trasporti della Città Metropolitana che con il Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, ha svolto un ottimo lavoro. Ha previsto delle gronde, cioè dei grandi assi trasportistici che girano su archi di circonferenza fino a trovare i grandi assi di penetrazione verso Napoli: linea 1 e linea 10, Circumflegrea, Circumvesuviana. Sarebbe estremamente utile se intervenisse il Governo, perché occorrono somme molto rilevanti.