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Caos Acqua Campania. Revocata la concessione?

by Redazione
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La Regione, con una lettera inviata via pec prima di Natale, a firma del Direttore Generale all’ambiente, avrebbe confermato la revoca della concessione di cui è titolare Acqua Campania spa per la gestione dell’Acquedotto della Campania Occidentale – ACO, che rifornisce buona parte dei Comuni compreso Napoli.

La società, che fa capo al gruppo Caltagirone, cura anche gli incassi derivanti dalle forniture dell’altro grande acquedotto, il Campano, a gestione diretta regionale.

Acqua Campania e Regione sono in causa da tempo e la Regione ha già chiesto al Giudice la rescissione del contratto.

Il mese scorso, il DG Michele Palmieri, in un’intervista al nostro giornale, aveva detto che la convenzione, che risale al 1992, doveva essere chiarita e adeguata e infatti risultano in corso da tempo trattative alle quali partecipano fior di mediatori (a quanto pare inutili).

Con quest’ultimo atto, si fa il punto sui risultati raggiunti (o non raggiunti) dal tavolo tecnico e vengono ribadite, anche sulla base di uno specifico parere dell’Avvocatura regionale, le contestazioni avanzate dalla Regione in sede di causa, compresa la revoca.

Ci si chiede ora cosa succederà. Come devono comportarsi i Comuni e gli Enti gestori che comprano l’acqua all’ingrosso? Come reagirà Acqua Campania che ci dicono essere in fibrillazione? I livelli occupazionali restano garantiti?

Il quadro gestionale complessivo del settore idrico è già caotico di suo e sono i cittadini che pagano gli utili del concessionario, gli onorari dei consulenti, gli stipendi di tutti e anche i disservizi. Non possono permettersi due anni di inutili trattative e poi chissà quanti altri di cause.

E’ ora che chi ne ha il compito (la politica?) prenda decisioni definitive nell’interesse della collettività. E ne dia conto, magari.