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Cinema AngoloNapoli

by Piera De Prosperis
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Il 20 maggio 1960 Fellini conquistava con La dolce vita la Palma d’oro al Festival di Cannes. Dopo sessant’anni, Raimovie ha ritrasmesso il film. A casa, sul nostro divano ce lo siamo goduto. Abbiamo rivisto un’epoca ed un modo di vivere. Ma oggi il cinema vive un periodo di profonda penalizzazione. Un intero comparto lavorativo è in sofferenza, i lavoratori del settore lamentano il disinteresse delle istituzioni. La crisi (dati Anec dalla chiusura totale del 7 marzo al 3 maggio) ha fatto perdere alle 1.100 strutture sul suolo nazionale (in totale 3850 schermi) 19 milioni e 500 mila spettatori, per circa 125 milioni di euro di incassi bruciati. Per noi spettatori, però, il danno è stato contenuto. Molti circuiti cinematografici hanno utilizzato le piattaforme digitali per non perdere i propri spettatori.

Nel nostro AngoloNapoli siamo stati coccolati per esempio dall’Arci Movie con i suoi consigli di Cinesofà, un appuntamento settimanale in cui ci sono stati segnalati cinque film ed un documentario da guardare online, cliccando sul link. Ci hanno indicato anche alcuni programmi del palinsesto televisivo di particolare rilievo, come l’omaggio ad Ezio Bosso Che storia è la musica su Raiplay. Oppure il documentario Faber in Sardegna, un docu-film sul De Andrè privato. Insomma, gli spettatori non sono stati abbandonati. La rete di solidarietà con gli utenti si è anzi rinsaldata. Risultato: siamo stati tutti grati per aver tentato di continuare la normalità delle proiezioni, per quanto possibile.

Numerose sono le piattaforme che sono state utilizzate o che si sono create con film on-demand, anteprime, masterclass ed altro. Sicuramente la settima arte è quella che più ha potuto usufruire della tecnologia. Ci sono gli eventi Coming Soon, che permettono di acquistare biglietti a prezzo scontato per sostenere la riapertura dei cinema, quando questa sarà possibile. C’è l’iniziativa di Sky cinema #iorestoacasa con programmazione diversificata per età e gusti.

Tuttavia, il nodo della riapertura resta. Le sale cinematografiche non sono solo luoghi di intrattenimento ma presidi sociali, aiutano gli uomini a crescere, a discutere, a riflettere. Chi lavora nelle scuole sa quanto siano importanti i film per supportare, ad esempio, discorsi di cittadinanza o di legalità.

Ma come rientrare davanti al grande schermo? Gli spazi vanno rimodulati, bisogna rispettare le distanze, permettendo allo stesso gruppo familiare di stare insieme. I cinema, del resto, sono abituati a lavorare sui grandi numeri, abituati alle sanificazioni, a spalmare i flussi su prenotazione. Con la bella stagione si può ripensare alle arene che, seppure a Napoli centro non sono numerose, comunque esistono. Come esistono spazi più ampi di fruizione in provincia. Si è anche pensato al drive-in. Un’idea progettuale che utilizzerebbe, ad esempio, gli spazi della pista dell’Ippodromo di Agnano con uno schermo led da 200 mq e 500 posti tra auto e moto che potrebbero avere anche un loro box con sedie. Un ambiente così strutturato potrebbe ospitare anche teatro e musica, garantendo protezione e distanziamento sociale. Del resto, una struttura di questo genere esiste già a Pozzuoli.

Potrebbe essere una soluzione, ma spettatori chiusi in auto fanno tristezza. Anche se rimandano ad immagini iconiche degli anni ’50, immortalate in film come Grease o in serie Tv come Happy Days. Un ritorno al cinema vintage? Speriamo di no, con i finestrini chiusi e le distanze di sicurezza rispettate forse è meglio rimanere sul divano di casa. Bisogna invece pensare qualcosa e farlo presto perché gli spettatori diventano sempre più pigri e sempre più viziati. Andare al cinema potrebbe diventare una fatica quando l’offerta casalinga è così allettante. Dal nostro AngoloNapoli facciamo il tifo per il ritorno ad una normalità che sia il rilancio ed il ripensamento globale di una realtà culturale e non ritorno al passato.