Si è tenuta a Lugano l’ottava edizione del Forum “Un mare di Svizzera”. Tre tavole rotonde hanno approfondito le problematiche legate al finanziamento delle nuove infrastrutture di logistica e trasporto, allo sviluppo del sistema portuale genovese e ligure in diretta connessione con la Svizzera, alle nuove rotte delle materie prime e ai dazi. Tutte e tre hanno posto in evidenza due fattori: l’incertezza e l’affidabilità. Incertezze derivanti dalla situazione geopolitica, dai dazi, dalla scarsa uniformità normativa, dal protezionismo. Necessità di creare, soprattutto nei porti italiani, situazioni di affidabilità in grado di attirare investitori internazionali.
“Secondo uno studio della McKinsey, richiamato nella relazione di Paolo Costa, già Presidente della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo, di qui al 2040 dovranno essere attivati investimenti per 36 trilioni di dollari in infrastrutture di trasporto e logistica, e le risorse della Ue con la fine degli effetti del PNRR e con i ventilati investimenti sul riarmo saranno forzatamente limitate (…) sarà quindi indispensabile attivare tutte le possibili opzioni specie di partenariato pubblico-privato, ad esempio indirizzando verso i porti e i retroporti una parte di quei finanziamenti derivanti da fondi pensione che oggi sono stati dirottati, ex lege, verso i venture capital”.
Tra i vari fantasmi che incomberebbero sui mercati è stata citata la Cina, per il suo ruolo crescente sulle rotte marittime e sul trading. L’Europa dovrebbe essere più coraggiosa, anche in considerazione delle future minacce alla centralità del Mediterraneo legate anche allo sviluppo, cinese, della rotta Artica.
Tra i vari esperti che hanno partecipato alle tavole rotonde: Fabrizio Vettosi (VSL Club), Gabriele Corte (Ceresio Investors), Enrico Loewenthal (Equiter SGR), l’armatore Stefano Messina (Assarmatori), Gianluca Croce (Assagenti), Ignazio Messina (Gruppo Messina), Ugo Patroni Griffi (Professore di Infrastrutture e logistica sostenibili dell’Università Aldo Moro di Bari), Juan Pablo Richards (Hapag-Lloyd), Bruno Pisano (Presidente dell’AdSP del Mar Ligure Orientale), Giovanni Colotto (Managing Director Rocktree Italia), Vincenzo Romeo (CEO di Nova Marine Carriers), Marco Fiori (CEO di Premuda).
“Un Mare di Svizzera archivia la sua ottava edizione con una consapevolezza che è anche certezza: quella di essere sulla buona strada per far crescere ulteriormente questo evento internazionale confermandolo come appuntamento di punta per Lugano e il Ticino. Ciò realizzando due scelte di base: da un lato allargando la base di interesse ad altri settori del trading, connessi con logistica, finanza e commodities; dall’altro alzando ulteriormente il livello dei relatori e affrontando a viso aperto anche tematiche delicate come quelle connesse con la geopolitica. Per noi è un incoraggiamento a proseguire su questa strada”. Così il Presidente del Lugano International Logistics Forum, Adriano Sala.