fbpx
Home COVID 19 Coronavirus. Decreto del 9 marzo: istruzioni per l’uso

Coronavirus. Decreto del 9 marzo: istruzioni per l’uso

by Luca Rampazzo
0 comment
decreto 9 marzo Conte

Da stamattina siamo tutti di nuovo sulla stessa barca. Il che vuol dire che il regime che avevamo noi ieri, qui a Milano, ce l’ha ora tutta Italia ovunque. Dalle uscite alle entrate, procediamo ad un’analisi sistematica dei problemi riscontrati dalla gente e dalla soluzione che può essere fornita.

Posso muovermi LIBERAMENTE nel mio Comune?

NO. Il divieto di uscire di casa è generale, valido su tutto il territorio e non discrimina tra entrata/uscita da un Comune e movimenti al suo interno. Le regole che vigono oggi sono letteralmente nazionali.

Quando posso uscire?

Quando ricorrono quattro condizioni: 1. comprovata esigenza di lavoro. 2. necessità. 3. ragioni di salute. 4. rientro al domicilio/abitazione/residenza. Vediamoli nel dettaglio

Comprovata esigenza di lavoro: comprovata è la parte più rilevante. A volte viene richiesta una pezza d’appoggio, dal badge fino all’email in cui si viene convocati da qualche parte o si fissa un appuntamento. Per lavoro si intende qualsiasi attività professionale, anche di prestazione occasionale.

Necessità. La clausola più ampia: ci rientra qualsiasi cosa dal supermercato al tabaccaio, fino al negozio di lusso, finché si possa giustificare la cosa (domani si marita mia figlia, mi servono le fedi).

Ragioni di salute. Forse la più semplice. Non richiede molte spiegazioni, è possibile che comprenda anche le passeggiate in determinate patologie e il portare i bambini molto piccoli fuori in carrozzina.

Rientro a casa. Qui la parte più complessa è il domicilio, che si può scegliere anche temporaneamente. Finora non appare chiaro se l’interpretazione della cosa sarà letterale o meno. Visto il numero di persone rimandate a casa perché volevano vedere la promessa sposa (quella a cui servivano le fedi prima) è abbastanza probabile che non si accettino sofismi. Ma non si sa con precisione.

Stasera posso mangiare per asporto?

Dipende tutto dal Prefetto, ancora ieri sera non c’era unanimità sull’applicazione (o meno) della chiusura delle pizzerie per asporto. A Brescia e Pavia erano quasi tutte chiuse, a Padova aperte. Stasera vedremo per le altre.

Se vado al bar mi arrestano?

No. E’ considerata una necessità. E comunque, da quello che si è visto in questi due giorni, quando si sono trovate persone in giro senza giustificati motivi (come per esempio andare a trovare la fidanzata con le fedi in un’altra provincia) si è semplicemente provveduto a rimandare a casa il reprobo.

Se mi fermano cosa devo fare?

Mantenere la calma e, se la si è compilata a casa, presentare l’autocertificazione. Altrimenti compilarla sul posto. Averla con sé NON è obbligatorio. Tornare a casa, inoltre, è SEMPRE legittimo. Non va, inoltre, dimenticato che è reato la falsa autocertificazione. Così come è reato, sapendo di essere contagiosi, andare comunque in giro.

I parrucchieri possono tenere aperto?

Sì, almeno per ora. Molti sindaci, al Nord, hanno emanato speciali ordinanze di chiusura. Ma non è una previsione contenuta nel DPCM.

Questa domenica ci sarà la messa?

No, è sospesa fino al 3 Aprile.

Posso riunirmi con i miei amici nel parco?

No, sono vietati tutti gli assembramenti di persone, anche quelli che si formassero spontaneamente. Quindi non è possibile incontrarsi in gruppi, nemmeno all’aperto.

Il campionato come finirà?

Lo decideranno FIGC e Lega Calcio tra oggi e giovedì. Di sicuro non si giocherà fino al 3 aprile. Attenzione: questo non vale per le competizioni internazionali.