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Il consumo del suolo nell’epoca della Transizione Ecologica

by Federico L. I. Federico
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“Il consumo del suolo nell’epoca della Transizione Ecologica”. Questo titolo e tema, quanto mai attuali, della tavola rotonda che si terrà domani 29 marzo nella Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati. L’iniziativa – che si inquadra nell’attività di collaborazione ad ampio spettro in atto tra l’Ordine Nazionale dei Biologi e l’Associazione nazionale L’Altritalia Ambiente – vedrà la partecipazione di politici ed esperti di vari settori che interverranno sugli aspetti del rischio di antropizzazione selvaggia e sulle conseguenze ambientali, paesaggistiche ed economiche dello sfruttamento sregolato del territorio.

Infatti, a seguito della richiesta sempre crescente di urbanizzazione, si manifesta sempre più frequentemente, ed in modo allarmante, il fenomeno del consumo del suolo. L’AGI – Agenzia giornalistica Italia, annunciando l’evento, ben inquadra il problema scrivendo così: “Un vero e proprio tavolo di confronto tra il mondo dell’ambientalismo, tecnici ambientali, giuristi, urbanisti, sindacalisti, giornalisti e politici sul delicato tema del consumo del suolo in vista della transizione ecologica e all’ombra della recente situazione internazionale figlia dei drammatici eventi nell’est Europa. In particolare ci si concentrerà sul consumo del suolo dovuto all’aumento di impianti di produzione elettrica mediante fonti rinnovabili e delle conseguenze ambientali, paesaggistiche ed economiche derivanti dallo sfruttamento sregolato del territorio.”

Non bisogna infatti dimenticare che, secondo l’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il consumo di suolo consiste in un “fenomeno associato alla perdita di una risorsa ambientale fondamentale, dovuta all’occupazione di superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale”.

Il fenomeno della crescita della copertura artificiale di terreno, legato alle dinamiche insediative è un processo prevalentemente dovuto alla costruzione di nuovi edifici e infrastrutture, all’espansione delle città, alla densificazione o alla conversione antropica dei terreni urbani e/o urbanizzabili, all’infrastrutturazione del territorio, nonché al ricorso massiccio, oltre ogni previsione, ai pannelli solari.

Ma ciò non è assolutamente ineluttabile, se governato con capacità strategiche e visione riformista, non oltranzista, come è nelle radicate tradizioni de L’Altritalia Ambiente, associazione tra le più longeve d’Italia e abituata a coltivare proposte più che proteste.

Ecco il segno di questa tavola rotonda, la quale con coerenza fa seguito all’interesse per il territorio antropizzato manifestato dall’ONB con la proposta concreta dell’impiego proficuo della figura del Biologo negli Enti e Organismi territoriali italiani, a partire dai Comuni.

Il Senatore Vincenzo D’Anna e il Segretario Generale de L’Altritalia Ambiente apriranno i lavori che saranno moderati dal Biologo Giovanni Mattias e dalla giornalista Virginia Lo Zito. Tra i relatori – un vero e proprio Parterre de Roi – alcuni nomi di spicco e noti alle grandi platee, che non hanno bisogno di ulteriore presentazione, come: Vittorio Sgarbi, Paolo Maddalena e Alessandro Bianchi che abbiamo il piacere di annoverare tra chi scrive di queste tematiche sulle colonne di questo giornale.

A noi non resta che augurare buon lavoro a tutti.