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Il nuovo HUB turistico di Pompei Scavi

by Federico L. I. Federico
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Lo slogan è immediato e comunicativo: L’Hub Ferroviario come occasione di sviluppo economico e di miglioramento della vivibilità dell’intera città di Pompei.” Il promotore della iniziativa è il Distretto Turistico Pompei, Monti Lattari, Valle del Sarno, guidato dal Presidente Marrazzo. L’oggetto della proposta è la risistemazione urbana dell’area della Porta Marina e della Via Plinio frontistante agli Scavi di Pompei – complementare e alternativa a quella, non ancora formalizzata, ma abbastanza nota – proveniente dalla RFI-Rete Ferroviaria Italiana, a partire dall’HUB turistico. Su di essa si confronteranno le forze politiche e di categoria con le rappresentanze istituzionali locali e regionali.

L’HUB fu immaginato – e non realizzato – pochi anni fa. Esso fu colpito a morte dalla iniziativa di un Sindaco che minacciava di incatenarsi pur di non farlo realizzare, con l’appoggio di esponenti minori di una parte politica della “Città Metropolitana”, quella napolicentrica e arancione, che lo appoggiarono per la paura fottuta del “nuovo” in quanto tale, a prescindere e… ad ogni buon fine.

I fondi ovviamente, già stanziati e pronti furono dirottati altrove, ma in qualche modo la premiata ditta del Ministro Franceschini & C, vecchia scuola democristiana silente, tenace e propositiva, li ha in parte ricondotti all’ovile pompeiano tirando fuori dal cilindro un nodo di interscambio, in pratica un Mini-HUB, così come vezzosamente si potrebbe chiamare tra amici. Già però la grande Stampa, quella con la “S” maiuscola, sta annunciando che presto si potrà viaggiare con il Treno d’Alta Velocita da Pompei fino a Roma.

E questa comunque è una prima notizia positiva non solo per Pompei, ma per l’intero comprensorio vesuviano sudorientale, che già in passato – per circa mezzo secolo, praticamente dagli anni ’50 del dopoguerra fino agli anni 2000 – ha sostenuto le proprie trasferte a Roma e oltre, partendo con il “rapido” mattiniero dalla Stazione Ferroviaria di Pompei Città.

La seconda notizia riguarda il recupero e restauro della Stazioncina Borbonica che dall’Ottocento ha portato “su ferro” mezzo mondo agli Scavi di Pompei. Ce lo racconta anche uno schizzo di Christian Wilhelm Allers, il più grande disegnatore tedesco, vissuto a cavallo tra l’Otto e il Novecento, che pubblicò il grande volume “La bella Napoli”. Nello schizzo i turisti che si vedono di spalle sono appena scesi alla Stazione di Pompei delle allora Regie ferrovie. Nell’immagine che pubblichiamo – traendola dal dossier divulgato dal Distretto Turistico – essi risalgono il vialetto verso gli Hotel Suisse e Diomede, allora iper-famosi, che accoglievano i più danarosi.

Quei turisti d’antan provengono dalla stazioncina oggi abbandonata, di cui però si propone il recupero con il Progetto RFI. Una operazione nostalgia, ma in chiave di modernità futuribile, visto che potranno fruirne nuovamente i viaggiatori. Quindi una operazione di qualità da approvare senza riserve.