fbpx
Home Polis Il progetto di un parco per riqualificare Baku

Il progetto di un parco per riqualificare Baku

by Ghisi Grütter
0 comment

Baku è la capitale e il centro del commercio dell’Azerbaigian, ex repubblica sovietica sul Mar Caspio a cavallo tra Asia ed Europa. Gli abitanti di Baku sono 2,2 milioni e il suo nome Badu-kube significa Città dove soffia il vento. È il porto più grande di tutto il Caucaso nonostante sia sotto il livello del mare ed è sempre stata una città ambita specialmente per il petrolio del suo territorio. Pertanto ha avuto una storia tormentata: nonostante la cinta muraria medievale protettiva, è passata alternativamente dai persiani ai russi.

La Città vecchia è divisa in distretti che coincidono con quartieri differenziati anche socialmente e all’interno della cinta muraria sorgono il Palazzo degli Shirvanshah (dinastia araba persianizzata), un vasto complesso reale, e la torre in pietra della Vergine. Nell’Ottocento Baku iniziò a svilupparsi anche oltre la cinta muraria e nel 1909 fu costruito il Baku Boulevard, una passeggiata attrezzata lungomare che si estende per cinque km.

L’Azerbaigian ottenne l’indipendenza nel 1991 con lo scioglimento dell’Unione Sovietica. Da allora – dopo anche il tremendo terremoto del 2000 – si sta riappropriando di una propria identità anche dal punto di vista urbanistico, con una spinta innovativa che la porta a eliminare le tracce dell’influenza sovietica. A Baku diversi edifici dell’epoca sovietica sono stati demoliti e sono stati recuperati come aree verdi soprattutto lungo la costa. Nel dicembre 2000, la Città vecchia è stata nominata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

L’aumento del prezzo del petrolio e il crescente flusso turistico hanno creato risorse per realizzare nuovi progetti architettonici contemporanei. Tra questi si possono menzionare il Centro Heydar Aliyev, progettato da Zaha Hadid nel 2007, e le Flame Towers, i 3 grattacieli residenziali ricoperti di schermi a LED progettati dallo studio di architettura statunitense HOK nello stesso anno. Recentemente è stato realizzato lo stadio Olimpico degli Europei 2020 – costruito dalla compagnia petrolifera dell’Azerbaijan nel 2015. Il complesso include hotel, spazi verdi e altri elementi che vanno oltre il singolo stadio. Contemporaneo anche il progetto del nuovo terminal dell’Aeroporto Internazionale che presenta forme realizzate in materiali tradizionali quali il legno e la pietra lavorati in modo innovativo e abbinati al vetro e metallo. L’architettura degli interni è opera dello studio Autoban di Istanbul, un esempio dell’approccio innovativo dove gli interni ribaltano le tradizionali convenzioni aeroportuali di spazio chiuso ed esperienza impersonale.

 

 

Un recente progetto dello studio viennese Auböck + Kàràsz Landscape Architects verrà costruito in quattro parti: un Central Park su un sito di 58 ettari. Fa parte di un progetto urbano ecologicamente e socialmente ambizioso che vuole creare diversi spazi verdi e aree ricreative in zone urbane centrali in modo da migliorare la qualità della vita. Qui, dopo la demolizione di abitazioni povere dei lavoratori dell’industria petrolifera, i progettisti sono riusciti a convincere il committente statale a costruire spazi aperti invece di grattacieli medio-alti.

Il parco si sviluppa su un’area che ha un’inclinazione che varia dall’8 al 10%; la prima parte del parco, già realizzata, si interseca con autostrade già costruite precedentemente. Con una topografia modulata si crea un paesaggio in modo che le arterie di traffico scompaiano tra le colline. In questa prima parte fra i vari altri elementi è prevista la realizzazione di una piazza pubblica che sembra galleggiare sopra le autostrade, di un ponte e del ridisegno degli spazi pubblici di fronte al Teatro Nazionale ad est.

 

 

Il nuovo giardino a nord della Moschea Taza Pir rappresenta un elemento chiave, che si estende su un ettaro. Sono stati già piantati circa 1.200 nuovi alberi, con un notevole incremento della biodiversità. Facendo parte del Central Park segue un disegno particolare nella tradizione dei giardini islamici. Incorniciato da cipressi e melograni, il giardino si articola in diversi comparti. La disposizione a mosaico a tappeto è sottolineata dall’accurata scelta di piante adatte. L’effetto mutevole delle piante tappezzanti, piante perenni ed erbe aromatiche che fioriscono in tempi diversi, è ottenuto anche grazie alla presenza di rose tappezzanti e colorate. Le specie erbacee come Lavandula o Rosmarinus, non solo garantiscono ricche formazioni vegetali, ma inebriano anche l’olfatto dei visitatori. Le linee sempreverdi di Eleagnus ebbingei lungo l’asse dell’acqua e piantagioni di oleandri lungo i percorsi sottolineano l’importanza dell’asse nei giardini ornamentali e servono anche come guida per la direzione della Moschea stessa. L’acqua è un elemento chiave del layout e struttura il sito in maniera lineare e con una grande fontana centrale.

 

 

 

Forest hill è una parte del Central Park che ha un carattere speciale e è stata concepita come un’area boschiva che si svilupperà su un ripido pendio – con diversi tipi di conifere, alberi decidui sempreverdi e quelli che cambiano il loro fogliame. I muri di sostegno strutturano il parco, che presenta tre terrazze paesaggistiche: radure piatte, una delle quali un grande prato e due progettate come ampi campi da gioco. Il parco è accessibile anche per le sedie a rotelle e per i passeggini grazie ai lunghi percorsi curvilinei. Il Forest Boulevard costituisce la spina urbana all’interno di questo parco. Collegando diverse parti della città, attraversa la foresta in una sequenza di scale e piazze più piccole con pergolati che forniscono ombra. Conduce alla fine ad una piazza con cascata d’acqua e ad un caffè-ristorante, la cui terrazza sul tetto offre una suggestiva vista sul mare.

Credo che la città di Baku avesse proprio bisogno di questo intervento urbano unitario che ricucisse il tessuto slabbrato della città moderna; il nuovo parco presenta molti interventi discreti e sicuramente migliorerà la qualità della vita degli abitanti.

 

 

Immagini, dall’alto.

  • 01 Centro Heydar Aliyev di Zaha Hadid
  • 02 Flame Towers dello studio HOK
  • 03 Una vista del Baku Central Park di Auböck + Kàràsz
  • 04 Area gioco in Baku Central Park
  • 05 Il giardino della Moschea con la fontana centrale
  • 06 Percorsi curvilinei nel parco
  • 07 Forest Hill, parte del Baku Central Park