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Le microplastiche nei mitili

by Claudio Marro, Lucio De Maio
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Gli Autori sono, nell’ordine, Direttore Tecnico e Dirigente U.O. Mare di Arpac

 

STUDIO DI MONITORAGGIO DI MICROPLASTICHE IN MITILI PRESENTI SUL MERCATO REGIONALE CAMPANO: VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO NEI MOLLUSCHI BIVALVI E NELLE ACQUE MARINE

L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC) collabora alla realizzazione di uno “Studio di monitoraggio di microplastiche in mitili presenti sul mercato regionale campano”.

L’ARPAC, quale Ente strumentale della Regione Campania, fa parte della rete nazionale delle agenzie per la protezione dell’ambiente. L’Unità Operativa U.O. Mare ARPA Campania, diretta dal Dott. Lucio De Maio, svolge le attività di controllo e prevenzione in materia di acque marino-costiere, mentre il Laboratorio Regionale MARE, diretta dalla dott.ssa Maria Grazia Aquila, effettua le determinazioni analitiche.

Lo studio in oggetto rappresenta un progetto pilota di monitoraggio sperimentale, finalizzato a rilevare la presenza di Micro Plastiche (MP), sulla base di campionamenti di tipo alimentare e ambientale. Le attività progettate rientrano tra i compiti delle aree del Centro di Riferimento Regionale per la Sicurezza Sanitaria del Pescato – C.Ri.S.Sa.P. La sperimentazione prevede, in particolare:

  1. un monitoraggio delle acque marine prossime ad un impianto di mitilicoltura identificato nell’area costiera del Golfo di Napoli, per valutare la contaminazione ambientale da MP;
  2. un monitoraggio dei molluschi allevati nell’impianto di mitilicoltura, per la valutazione della sicurezza alimentare;
  3. un monitoraggio delle MP raccolte e isolate dai campioni di acque marine, per la valutazione del rischio chimico legato al consumo di molluschi bivalvi (mitili), associato ad inquinanti veicolati dalle MP. Il campionamento dei mitili e dei campioni di acque sarà basato su criteri prestabiliti concordati sulla base della stagionalità e delle variazioni climatiche.

Le attività verranno eseguite da un team interdisciplinare che coinvolge sia tecnici della sicurezza alimentare che tecnici del monitoraggio ambientale istituzionale dell’ARPAC. Tale attività, infatti, rientra tra le iniziative avviate per valutare lo stato ambientale dei mari italiani, in applicazione del Dlgs. 190/2010, attuativo della Direttiva 2008/56/CE (Marine Strategy framework Directive).

Il Dlgs. 190/2010 introduce il descrittore 10 – Rifiuti marini, nell’ambito di un programma di monitoraggio nell’ambiente marino di MP, macroplastiche flottanti e rifiuti spiaggiati, che ha funzione di elemento di valutazione dello stato di salute dei mari a livello nazionale e comunitario. Il descrittore D10_04, più in dettaglio, ha l’obiettivo di valutare l’abbondanza e la composizione dei microrifiuti, in particolare delle MP, presenti nello strato superficiale della colonna d’acqua. Per l’ingente e continuo utilizzo di materiale plastico, poi disperso nell’ambiente marino, le indagini di questo tipo sono fondamentali per accertare la distribuzione di MP nell’ecosistema marino che, frammentato da agenti degradanti in particelle di piccola dimensione, una volta ingerito da alcune specie ittiche, entra a far parte della catena alimentare.

L’assunzione delle MP per via alimentare si accompagna alla possibilità di desorbimento e rilascio dei contaminanti nei tessuti animali. In seguito al consumo di specie ittiche commerciali la contaminazione da MP può rappresentare un potenziale rischio per la salute dell’uomo. Le MP tendono a veicolare principalmente tre gruppi di sostanze presenti nell’ambiente:

  1. contaminanti organici idrofobici (es. policlorobifenili o PCB);
  2. contaminanti inorganici (es. elementi in tracce);
  3. additivi tecnologici (es. bisfenoli, ftalati).

Il monitoraggio delle MP nei mitili ha l’obiettivo di ottenere dati sulla diffusione, la distribuzione e l’impatto ambientale delle MP sulla catena trofica umana fornendo informazioni preliminari sull’entità della contaminazione ambientale e alimentare. Il progetto pilota applica approcci metodologici diversi, ovvero l’utilizzo parallelo e combinato del controllo di campioni di acque e di mitili nella zona costiera in cui è presente l’impianto.

L’U.O. Mare di ARPA Campania, quindi, effettuerà un monitoraggio delle acque perimetrali di un impianto di mitilicoltura individuato nel Golfo di Napoli, eseguendo campionamenti tramite retinate dello strato superficiale e lungo la colonna d’acqua.  Il campionamento, nell’area marina di interesse, sarà realizzato con l’ausilio del battello oceanografico “Helios” dell’ARPAC e con i tecnici dell’Agenzia stessa, durante il periodo settembre 2022- settembre 2023, con frequenza stagionale, per un totale di n. 4 campionamenti.

Il campionamento di molluschi bivalvi presso l’impianto di mitilicoltura sarà effettuato contestualmente alle analisi delle acque marine effettuate dal Laboratorio MARE di ARPAC, nell’ambito delle attività di controllo ufficiale dell’ASL competente, durante lo stesso periodo.

Le analisi relative alla valutazione del rischio chimico sono a cura dell’IZSM – ORSA.

Sottolineiamo, infine, che ai sensi della Direttiva 2008/56/CE, ARPAC ha iniziato il monitoraggio delle MP già dal 2014 e dal 2015 le attività vengono svolte con regolarità a frequenza semestrale.