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Polemiche sul mare di Salerno: acqua sporca ma balneabile

by Federica Inverso
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Dopo le spiagge tocca ora pensare al mare. La stagione balneare è entrata nel vivo ma le acque salernitane sembrano non soddisfare residenti e turisti. Tante, troppe e continue le segnalazioni da parte dei cittadini che più di una volta hanno dovuto fare i conti con cattivo odore e rifiuti a galla. Dopo la grande opera di ripascimento che ha dotato il capoluogo di un litorale invidiabile, si torna a fare i conti con una qualità delle acque del mare non propriamente brillante.

A sollevare il caso, tra i tanti, anche il consigliere comunale di opposizione Gianpaolo Lambiase, che ha raccolto una serie di segnalazioni provenienti dalla costa per indirizzare una lettera aperta al sindaco di Salerno. “L’amministrazione comunale si è preoccupata esclusivamente dei lavori di ripascimento delle spiagge nella zona orientale ed ha trascurato la ‘salute’ dei cittadini, che devono convivere con chiazze di melma persistenti, schiume bianche e rifiuti sulla sabbia”. Scrive l’esponente di minoranza facendo riferimento anche ai risultati – non buoni – resi noti dall’ultimo report di Legambiente. Per il consigliere si tratta di cause conosciute: rete fognaria, impianti di depurazione non efficienti, scarichi abusivi, traffico portuale.

E non si è fatto attendere l’intervento del Codacons che si è unito al coro della protesta e ha inviato un esposto in Procura per denunciare l’inquinamento del mare che bagna la città di Salerno e per lanciare un appello al ministro dell’Ambiente affinché effettui un sopralluogo insieme alla Capitaneria di Porto. “Le spiagge vanno chiuse immediatamente col divieto assoluto di balneazione su tutto il litorale e, laddove esista già, farlo rispettare con controlli severi”, ha dichiarato il vicesegretario nazionale Matteo Marchetti.

Ma al “disastro ambientale” del Codacons risponde l’imprenditore Antonio Ilardi, candidato al Consiglio comunale di Salerno, con l’accusa di “procurato allarme”. L’amministratore del Polo Nautico parla, infatti, di acque “generalmente limpide in vasti tratti” e di grandi spiagge – grazie all’opera di ripascimento – pronte ad accogliere i turisti. Le condizioni del mare di Salerno, insomma, non sarebbero così gravi ma l’attacco del Codacons avrebbe già fatto fare dietrofront ad alcuni turisti, penalizzando, ancora, uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia. Ilardi è quindi deciso a verificare se ci siano i presupposti per presentare una denuncia per procurato allarme e contro-minaccia una richiesta di risarcimento danni.

Querelle senza fine dove un punto ha provato a metterlo Lucio De Maio, responsabile dei campionamenti in mare dell’Arpa Campania: l’acqua è balneabile. Il mare è sporco, ma non inquinato e i risultati dei campionamenti, sistematici e certificati, il cui obiettivo è, per l’appunto, la valutazione della qualità dell’acqua non in termini ambientali, bensì sanitari, ne danno conferma. Basterà?