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Pompei Scavi: ecco il CARRO CERIMONIALE della Giuliana

by Federico L. I. Federico
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Era la festa di San Gennaro, Quanta folla per la via… / Con Zazá, compagna mia, Me ne andai a passeggiá.

C’era la banda di Pignataro, Che suonava il “Parsifallo” / E il maestro, sul piedistallo, Ci faceva deliziá…

Il lettore avrà già indovinato che si tratta della famosa canzone dal titolo “Dove sta Zaza’?”, la quale era un cavallo di battaglia dei cabaret napoletani e dei cantanti delle feste di paese del nostro territorio campano.

La canzone fu poi rilanciata in grande stile negli anni Settanta del Novecento da una grande cantante romana, che anche i giovani di oggi a volte ascoltano volentieri: Gabriella Ferri.

Che ci azzecca con Pompei? Così ci avrebbe subito detto Tonino Di Pietro senza nemmeno darci il tempo di spiegare.

E noi adesso lo spieghiamo al lettore.

Nella mattinata di sabato 27 febbraio il Parco Archeologico di Pompei e la Procura della Repubblica del Tribunale di Torre Annunziata hanno diffuso una ultim’ora sul ritrovamento a Pompei di un carro cerimoniale tirato da cavalli, nello scavo di via Civita Giuliana, a circa un chilometro dalla città antica, come un breve video illustra sinteticamente.

E questa è la grande notizia archeologica, che intanto già è stata pubblicata da altri grandi giornali italiani e che invaderà i media di tutto il mondo, come auspichiamo. La rilevanza del ritrovamento – che dal comunicato e dalle immagini appare essersi verificato qualche mese fa – deriva dal fatto che un altro carro simile non è stato mai trovato negli Scavi di Pompei, anzi in tutti gli scavi vesuviani finora eseguiti dalla metà del Millesettecento ad oggi.

E lo scavo oggi heuresement in corso, si deve anche alla sinergia stabilitasi tra Parco di Pompei, Procura di Torre Annunziata e Comando Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, nonché Comando Carabinieri di Torre Annunziata, formalizzata in un Protocollo di Intesa nel 2019, che sta dando buoni frutti anche sul versante della tutela del territorio.

Nel merito del contesto di scavo e delle decorazioni – che pure si vedono nel servizio, chiaramente necessitanti di restauro – e delle altre parti dell’importante reperto venuto alla luce torneremo con maggiori notizie, quando esse saranno riportate meno concitatamente.

Abbiamo visto infatti lo stesso ministro Franceschini, comprensibilmente soddisfatto per l’evento – nel suo breve intervento di circa venti secondi – dire che “Pompei continua a stupire e sarà così ancora per molti anni con venti ettari ancora da scavare” ma poi limitarsi ad auspicare che il ritrovamento “…dimostra che si può fare valorizzazione, attrarre turisti da tutto il mondo ma contemporaneamente ricerca, formazione e studi”. Per poi chiudere così: “…un giovane direttore come ZuchtriegeI valorizzerà questo impegno”.

E qui, anche stavolta senza entrare nel merito, finalmente possiamo riportare il finale della canzone:

I’, senza te, nun pòzzo stá! Zazá, Zazá, Za-za-za-za-za…

Un assordante classico finale pirotecnico, tipico di ogni festa di paese, con batteria di fuochi, tric trac e con gran botta finale a favore del nuovo Direttore, la cui nomina è stata contestata alquanto.

E noi possiamo dire che ce lo aspettavamo un finale di questo tipo.

Assordante.