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Regionali. Identikit di un candidato

by Lucia Severino
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candidato Regione Campania

Aldilà delle nostre preferenze politiche, quali requisiti dovrebbe avere un candidato alla presidenza della Regione Campania per essere, non dico votabile, ma almeno presentabile? Diamo per scontato che sia intelligente e onesto, altrimenti di cosa parliamo, ma per consentirci di scegliere il migliore e non il meno peggio quale profilo dovrebbe avere?

Pragmaticamente parlando, ci auguriamo prima di tutto che sia una persona capace, con un’esperienza politica e di governo nota che ci consenta di valutare cosa ha fatto, come e con quali risultati. Che abbia un buon curriculum insomma. Però specifico. Se è un grande matematico ci interessa poco. Se ha brillato, che so, nell’amministrazione della giustizia non significa che sappia amministrare un territorio. Se è un imprenditore di successo che è riuscito a fare al meglio i propri interessi, non è detto che sappia curare anche i nostri. Quindi qualcuno che conosca la macchina della pubblica amministrazione e la politica intesa come confronto, mediazione e sintesi delle istanze dei cittadini.

Poi preferiremmo che non fosse un fungo nato all’improvviso dopo una giornata di pioggia. Piuttosto, un personaggio con un vero peso politico che non dipenda solo dall’amicizia di un leader di partito o dalla benevolenza di qualche lobby. Non uno calato semplicemente dall’alto che solo all’alto darebbe conto, ma che sia invece profondamente e storicamente radicato nel territorio che si propone di governare, che lo conosca e ne conosca la gente e che appunto alla gente dia conto. Non un sedicente campione del bene che cavalca la dilagante sfiducia popolare nelle Istituzioni, solo apparentemente slegato da qualsiasi vincolo. Al contrario, una persona che conosca i nostri problemi e sia disponibile a sporcarsi le mani e magari farsi anche male per affrontarli e risolverli.

Non guasterebbe, inoltre, se il candidato ci dicesse prima cosa intenda fare. Senza promettere la luna e senza propinarci cento inutili pagine di programma. Niente voli pindarici su nuovi modelli di vita ideale. Deve amministrare la Regione non l’ONU. Breve, succinto e compendioso. Che esponga chiaramente quali sono secondo lui i problemi, quali le sue priorità e come intende concretamente affrontarli.

Dite che basta così ed è anche chiedere troppo? Forse avete ragione. Se riuscissimo ad avere due o anche tre candidati in lizza che rispondono a questi requisiti, potremmo fare serenamente la nostra scelta. Con la tranquillità di chi sa che, chiunque vinca, non sarebbe alla fine un dramma.