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Sorvino e Arpac, obiettivi raggiunti

by Flavio Cioffi
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Lo scorso 10 ottobre il Direttore Generale dell’Arpac, Stefano Sorvino, ha adottato una delibera di presa d’atto degli esiti della valutazione, da parte della Regione Campania (DG difesa suolo ed ecosistema), della sua performance individuale. Valutazione che suona così: “…si esprime, alla stregua dell’istruttoria svolta (…), un generale positivo giudizio sul grado di conseguimento degli obiettivi”. Obiettivi posti dal suo incarico nonché dal Piano di attività e dal Piano della performance adottati dall’Agenzia.

Questo, in estrema sintesi, il giudizio espresso lo scorso settembre dalla Regione sull’operato di Sorvino nel 2021. Che ricalca quello altrettanto positivo dell’anno scorso in relazione all’attività svolta nel 2020.

La relazione istruttoria sugli Obiettivi 2020 rimarcava in particolare il raggiungimento dell’equilibrio economico e finanziario e la riduzione dei tempi di pagamento, suggerendo che “gli obiettivi del Direttore coprano e coincidano con il Piano dell’Agenzia”.

La relazione istruttoria sugli Obiettivi 2021 recita: “tutti gli obiettivi generali e specifici per l’anno 2021 risultano ampiamente conseguiti”, ivi compresa la suddetta coincidenza.

Quest’ultimo aspetto a noi sembra di particolare rilievo perché di fatto estende il giudizio positivo all’operato dell’intera Agenzia, ossia di tutto il personale che vi lavora, ivi compreso quello dell’Arpac Multiservizi. Significa che gli obiettivi sono stati raggiunti si sotto la guida del DG, ma grazie ad un lavoro comune e sinergico complessivamente valutato. Ed è questo il dato che interessa l’utenza, più che (non ce ne voglia Sorvino) il riconoscimento specifico al Direttore. Vuol dire che, con tutte le inevitabili eccezioni, si procede insieme nella stessa direzione secondo una precisa linea programmatica. Il che non è scontato, soprattutto per una realtà articolata e complessa come l’Arpac.

Ma scendiamo in un maggiore dettaglio e diamo una rapida occhiata ai singoli obiettivi raggiunti.

  • Trasparenza: positiva attestazione dell’OIV, tutti i dati sono rinvenibili sul sito dell’Arpac.
  • Equilibrio economico-finanziario: raggiunto, nonostante la limitatezza dei trasferimenti annuali e le spese aggiuntive dovute alla pandemia.
  • Tempi di pagamento: ulteriormente ridotti, come costantemente e generalmente richiesto dalla Regione.
  • Accordi di programma e convenzioni: oltre 10 particolarmente significativi con Autorità Giudiziarie, Enti territoriali, Regione e soggetti vari.
  • Semplificazione: nuovo sito web, nuova piattaforma per concorsi, quasi pronto il cassetto ambientale dedicato alla cittadinanza per visionare i dati ispettivi, accesso civico a cittadini e imprese.
  • Personale: lavoro agile, rotazioni e selezioni concorsuali.
  • Incremento risorse umane: concorsi di progressione verticale per 68 posti.
  • Controllo e monitoraggio: nuove procedure gestionali in materia di qualità dell’aria, acque interne e marine, Marine Strategy, radioattività ambientale, consumo di suolo, meteorologia previsionale, Terra dei Fuochi, rimozione balle di rifiuti, supporto alle Autorità Giudiziarie.

Fra i suesposti punti è difficile stabilire una priorità. Sono interconnessi e addirittura interdipendenti. Se, per esempio, non c’è equilibrio economico si può fare poco. Ma anche se ci sono i soldi, se manca personale qualificato e motivato si fa poco lo stesso e comunque bisogna aver ben chiaro cosa fare e come farlo. Epperò, da cittadino utente, apprendere che sono state “adeguatamente garantite le azioni previste in materia di qualità” ambientale fa particolarmente piacere.