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Una nuova Camaldoli per gli Stati Uniti d’Europa

Riflessione collettiva di intellettuali cattolici

by Giovanni Squame
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Foto by Chiesa di Milano

 

La settimana sociale di Trieste dei cattolici italiani dello scorso luglio continua a produrre intenso confronto e benefici, e anzi va ben oltre il fruttuoso dibattito sull’impegno politico dei cattolici. Oltre la Community degli Amministratori cattolici e la Community Rete di Trieste per approdare in Europa, che tra guerra in Ucraina, riarmo e dazi non sta attraversando una felice fase dalla propria fondazione, si sta affidando ad una riflessione collettiva di intellettuali cattolici, come ci informa l’Avvenire, il giornale cattolico italiano, che è in programma a settembre nella località toscana di Camaldoli. L’obiettivo è quello di rilanciare l’utopia della nuova Europa dei popoli. La località è politicamente famosa perché nel 1943 vi fu elaborato da un altro famoso gruppo di intellettuali cattolici il “Codice di Camaldoli”, un documento che ebbe lo scopo di fornire ai cattolici una base unitaria che ne ispirasse l’azione nell’Italia liberata. E’ servito per la scrittura della Costituzione, e ha dettato le scelte della Democrazia Cristiana, maggiore partito di governo, di ispirazione cristiana, per molte legislature.

“Una nuova Camaldoli europea”, questo l’annuncio: l’Europa politica e non solo monetaria, con meno burocrazia, un’Europa di pace e che agisce per la pace sulla scia dell’esortazione di Papa Francesco a “disarmare la terra” e del nuovo Papa che ha esordito con un appello alla pace e che in ogni intervento implora e supplica per la pace, il dialogo, l’incontro. Iniziativa nel solco di Trieste ha il sostegno nel cardinale Zuppi, Presidente della CEI e della gerarchia cattolica italiana. Solidarietà, fraternità, partecipazione, giustizia sociale, difesa comune, sviluppo sostenibile ed economia integrale, i valori preminenti alla base della nuova UE, indicati dal gruppo di intellettuali italiani che si sono interrogati su quale Europa per il futuro, in questo frangente in cui essa sembra più debole per gli attacchi dei sovranisti europei che intendono smantellarla e attacchi esterni. L’attuale America di Trump e la Russia di Putin, timorosi di un’Europa forte economicamente e politicamente, non mancano di alternare ambiguità a carezze fasulle.

Nella località toscana ci si incontrerà sulla base di un questionario le cui risposte hanno indicato i valori sopra richiamati come fondamentali per un “cambio di passo”, per la Nuova Europa che dovrà superare un evidente deficit di democrazia e ricostruire un’identità condivisa. Si impongono nuove politiche di accoglienza e di integrazione, a fronte di un’immigrazione che da tempo non è più un’emergenza e che si intreccia con una sensibile crisi demografica; occorre un argine alla crescente limitazione, in alcuni dei 27 paesi aderenti, delle libertà democratiche e dei diritti fondamentali. La nuova Europa che realizzi il sogno dei padri fondatori non può che affermarsi a partire dalla fatica fatta con la lenta costruzione, nel corso degli anni di un comune sentire europeo, tra le nazioni fondatrici e poi tra gli altri Stati associati. Le vicende più recenti hanno evidenziato un’Europa in difficoltà e meno attrattiva e richiamano la necessità di una nuova linfa anche ideale. La Camaldoli Europea di settembre vuole offrire questa spinta e nuove basi per consolidare i valori di democrazia libertà e pace, di unità e integrazione. Sono ormai 68 anni dai trattati di Roma (1957) con cui furono poste le premesse economiche per l’Europa Unita. Con i trattati di Maastricht del novembre 1993 e l’ultimo di Lisbona del 2007 si afferma ufficialmente l’Europa come è oggi.

Intellettuali “volenterosi” si riuniscono per un ulteriore deciso passo in avanti per l’Europa politica con un proprio autonomo governo ed un Parlamento, eletto in rappresentanza di tutti i cittadini europei e non dei singoli stati nazionali, dotato di poteri legislativi cogenti. Dopo la pandemia e la guerra al confine orientale, e ora i dazi di Trump, è fondamentale la forte spinta per la nuova Europa. Come nel 1943 il codice servì alla democrazia italiana, così la nuova Camaldoli potrà fornire, insieme ad altre “Camaldoli” sparse in Europa, i ferrei principi democratici, morali etici politici ed istituzionali per un unico grande stato Europeo: gli Stati Uniti d’Europa.

 

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