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40 milioni per la Riqualificazione Napoli Est 2.0

by Ferdinando Maria Cioffi
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E’ il valore degli interventi previsti nell’area orientale di Napoli, per infrastrutture e verde pubblico, che sono stati avviati con il bando di progettazione pubblicato lo scorso 24 luglio. Un concorso internazionale, gestito da Invitalia, che scadrà il prossimo 18 settembre, termine ultimo per la presentazione dei progetti.

L’assessore alle infrastrutture e ai trasporti del Comune di Napoli, Mario Calabrese, al quale si deve in gran parte il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) ha dichiarato che “L’intervento è parte del più generale programma di rigenerazione urbana dell’area orientale della città. Obiettivo dell’Amministrazione è quello di favorire la rigenerazione urbana di questo territorio mediante la realizzazione di una infrastruttura di trasporto pubblico che consenta il miglioramento dell’accessibilità dell’area e al contempo, la modernizzazione e la riqualificazione degli spazi attraversati”.

Si prevede, in buona sostanza, di realizzare una linea di Bus Rapid Transit (BRT) inserita in una green-way, ossia un parco lineare sostenibile, che colleghi la stazione di piazza Garibaldi con l’area di Ponticelli e in particolare con l’Ospedale del Mare. Quindi: piazza Garibaldi, Centro Direzionale, via Argine, Ospedale del Mare e il collegamento della linea tranviaria di via Stadera con il deposito di via Nazionale delle Puglie.

Si parla di una opera territoriale in grado di definire un nuovo paesaggio urbano multifunzionale con nuovi alberi, elementi di arredo urbano, percorsi ciclopedonali, fermate di BRT, sistemi di ITS, oltre alla linea di trasporto pubblico locale.

Come previsto dallo studio di Invitalia del settembre 2018 sul quale si basa il concorso, intitolato “Analisi di prefattibilità di sistemi di trasporto in sede propria nella zona di Napoli Est”, oltre alla minore congestione del traffico e al conseguente miglioramento della qualità della vita, si punta in generale ad un incremento dei valori ambientali e urbani, alla riduzione del tasso di incidenti, all’espansione dei vantaggi localizzativi per le attività economiche e a minori fabbisogni manutentivi con risparmio di costi sia finanziari che sociali.