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Alessandro Bianchi capolista di Roma Ecologista. Intervista a Pecoraro Scanio

by Flavio Cioffi
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Si chiama Roma Ecologista cultura e innovazione – la lista civica a sostegno della candidatura di Virginia Raggi a Sindaca di Roma. Capolista: Alessandro Bianchi, urbanista, docente universitario, già Ministro dei trasporti nel governo Prodi. Ispiratore: Alfonso Pecoraro Scanio, già presidente della Federazione dei Verdi, anche lui nel governo Prodi come Ministro dell’ambiente, oggi Presidente della Fondazione Univerde e docente universitario di turismo sostenibile.

E’ corretto dire che sei tu l’ispiratore della lista Roma Ecologista e della candidatura di Bianchi?

Della lista e della candidatura di Alessandro sicuramente, perché sono un suo estimatore e sostenitore, poi sono anche ispiratore di un Raggi bis più ecologista e digital. Questo da quando, nell’autunno 2019, feci incontrare Virginia con Jeremy Rifkin parlando del green new deal. Raggi ha dimostrato grande attenzione a questo tema e allora mi sono detto che bisognava aiutare questa giovane sindaca. E’ stato un lavoro da cavaliere verde, da “eco cavaliere”.

Ma perché auspichi un Raggi bis?

Perché Virginia è una persona per bene, onesta, che ha tenuto botta per cinque anni ad attacchi incredibili. Oggi è molto più esperta di cinque anni fa e merita di portare a termine l’opera di liberazione della città da una serie di pressioni lobbistiche.

E’ vero che hai in programma di raccogliere attorno a questa lista il mondo sparso degli ambientalisti?

No, questo no. Noi abbiamo fondato i Verdi negli anni ’80 ma oggi al pianeta, che rischia un collasso climatico, serve una forte innovazione. Tutte le persone che hanno vera sensibilità verso il futuro devono diventare ecologisti. Anche gli ambientalisti che si trovano nelle liste civiche di Gualtieri sono comunque importanti come quelle che spero sosterranno la Raggi. Ovviamente fanno scelte diverse, io credo meno coraggiose, perché il PD è meno coraggioso da questo punto di vista e lo ha dimostrato in questi quattro anni. Però, detto questo, voglio andare oltre le vecchie sigle e cercare di lavorare soprattutto sui temi, perché non punto a creare un nuovo partito. Sono vecchi i modelli di partiti tradizionali che vediamo in giro.

Cosa ti aspetti da Bianchi in consiglio comunale?

Che continui nell’opera di amore nei confronti della città che ha sempre portato avanti. Poi il sogno è che sia uno dei consiglieri più votati della città e possa dimostrare in consiglio quella autorevolezza che serve, per esempio, ad avviare una vera rigenerazione urbana di Roma, che è il tema cui lui è tantissimo affezionato. Mi aspetto da lui che, già in campagna elettorale, ci faccia vedere come può diventare la stazione Termini, come si possano riqualificare e risistemare Piazza Indipendenza, Via Nazionale e le periferie in alcune zone strategiche. E dobbiamo spiegarlo ai cittadini e dire loro che in 5 anni si può fare, soprattutto se la Raggi avrà dei consiglieri comunali leali e competenti e non improvvisati e sleali. Ricordo quando, da ministri, io e Alessandro decidemmo di non finanziare il ponte sullo stretto ma di destinare quei soldi al dissesto idrogeologico della Calabria e della Sicilia, mentre Di Pietro ministro ai lavori pubblici boicottava questa scelta. Nei momenti giusti Bianchi si è sempre schierato con grande attenzione.

Ipotizziamo che la Raggi vinca, Bianchi entra in Giunta?

Questo lo vedrei dopo, Bianchi può avere tanti ruoli importanti. Potrebbe essere un ottimo presidente del consiglio comunale, potrebbe essere presidente della commissione urbanistica, può essere un ottimo assessore, credo che questo poi lo deciderà la Sindaca.

Diciamo che Raggi perde, Bianchi può offrire il suo contributo anche dall’opposizione?

Certo, con la sua autorevolezza e insieme ai tanti consiglieri che prenderà la sua lista. Alessandro deve puntare al massimo, a convincere la maggior parte possibile di elettori. L’obiettivo deve essere quello di arrivare al 10%.

Tu insegni turismo sostenibile, cioè?

Cioè l’unica forma di turismo possibile per il futuro, senza distruggere l’ambiente, senza danneggiare il territorio, creando qualità e che soprattutto non sia un turismo mordi e fuggi ma di consapevolezza e di attenzione.

Un appello agli elettori romani.

Votare col cuore e con la mente. Votando Raggi si conferma una delle poche sindache donne in Italia, di candidate nei capoluoghi ce ne sono sei o sette e di possibili vincitrici solo la Raggi, quindi manteniamo l’orgoglio di avere dato a Roma la prima sindaca donna. Virginia ha avuto l’umiltà di ammettere una serie di errori e quindi merita di avere questa seconda opportunità di governare, non con collaboratori spesso incompetenti e a volte sleali ma con persone del livello e della qualità di Alessandro Bianchi: competente, progressista ed ecologista. Il che dice molto sul segno diverso che si vuole dare a questa seconda amministrazione. Quindi penso che i progressisti e gli ecologisti di Roma dovrebbero votare Bianchi nella lista Roma Ecologista e la Raggi sindaca della capitale.

Il futuro politico di Pecoraro Scanio?

Pecoraro Scanio ha un presente politico, che è sempre lo stesso: occuparmi di ambiente, di agricoltura, di turismo, di cultura e di innovazione e farlo cercando di sostenere le persone giuste: a Roma la Raggi, a Milano Sala, a Napoli Manfredi, e i candidati che mi danno soddisfazione. Ho scritto un libro su Pannella proprio perché Pannella ha dato la lezione che si fa politica facendo le cose e non occupando le poltrone. Io non ho bisogno di poltrone per fare politica e credo che la candidatura di Bianchi e la lista Roma Ecologista dimostrino che posso dare sostegno politico anche quando non mi voglio candidare.