fbpx
Home Politica Firme contro l’autonomia differenziata

Firme contro l’autonomia differenziata

by Marialuisa Faella
0 comment

È un nostro diritto possiamo fermarli.

Così è iniziata a novembre scorso la campagna per la raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per la modifica degli artt. 116.3 e 117 della Costituzione, che rappresenta una nuova fase del pluriennale contrasto al regionalismo differenziato, che vede il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale in prima linea contro questo efferato progetto che mina alle fondamenta l’unità del Paese, rilanciato dall’attuale governo di destra e che prevede l’attuazione dell’autonomia differenziata attraverso un’intesa tra Stato e Regioni, tagliando fuori il Parlamento.

Voi vi chiederete, ma perché è così importante fermarli? Cosa ci cambia come cittadini?

La risposta è semplice ed immediata, tutto!

Non solo come assetto geografico, perché verremo divisi in 20 regioni con venti discipline legislative regionali differenti nelle più svariate materie quali, ad esempio, sanità, scuola, ambiente, trasporti ma non solo, anche previdenza, tutele del lavoro, infrastrutture ma quanto poi, con la maggiore autonomia si verrà ad accentuare le disparità economiche tra le regioni più ricche, che continueranno ad avere di più, e le più povere continueranno ad avere di meno.

Verrà a decadere il principio di solidarietà sancito dalla nostra Costituzione e si spaccherà definitivamente in due il paese.

Ecco perché il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale presieduto dall’emerito Costituzionalista Prof. Massimo Villone ha deciso di presentare al Senato questa proposta di legge di iniziativa popolare, che chiede la modifica dell’articolo 116 comma 3 e del 117, che appunto regola la domanda e la concessione del regionalismo differenziato.

Ora siamo arrivati al termine, abbiamo assolto al nostro dovere civico, che ci ha visti coinvolti in più di 40 banchetti e in tutti gli eventi esplicitati da noi o dall’ opinione pubblica, che si è attivata conoscendoci.

Attualmente solo per Napoli, abbiamo raccolto, certificato e spedito al centro di raccolta a Roma più di 2000 firme, l’ultimo plico sarà inviato a fine mese, attualmente è presso l’ufficio elettorale comunale, per gli ultimi adempimenti.

Però la battaglia per noi non è conclusa del tutto, saremo per strada ancora per una ventina di giorni, per fare firmare la petizione con lo spid.

Si avete capito bene!

Questa è la prima volta che un comitato si rivolge ad un’agenzia di certificazione per firmare on-line, così da accelerare e anche facilitare le operazioni burocratiche.

È molto semplice si clicca sul link:  http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it e si seguono le istruzioni.

Si indica la propria e-mail poi la regione, la provincia, ed il comune di residenza e poi si spunta per dare il consenso al trattamento dei dati, a questa punto dopo pochi minuti arriva un email con un link, dove si mettono i propri dati e lo spid e si invia.

Dopo pochi istanti arriverà una successiva e-mail, che confermerà l’avvenuta firma, con un numero identificativo che è anche indice di quante persone hanno firmato, fino a quel momento.

Semplice e intuitivo, è facile per chi usa quotidianamente lo spid, si perde pochissimo tempo ed è efficiente, però ha trovato impreparati molti anziani a cui noi continueremo a dare il nostro supporto fino all’otto Maggio 2023 alle ore 00.00, termine ultimo per firmare, perché sarebbe veramente mortificante che per una manciata di firme, non fossimo capaci di raggiungere le 50.000 necessarie, in tutta Italia.

Anche perché il disegno di legge così come è stato impiantato, una volta approvato, non potrà essere più fermato, con nessun referendum: ecco che è di vitale importanza raggiungere il quorum.

Sono certa che la nostra forza di volontà e passione civile, che ci ha visto partecipi assieme, ci farà ne esultare per la vittoria della democrazia e del diritto che resta l’unico esercizio di libertà!