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La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

by Maria Mastrullo
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La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è l’unico appuntamento al mondo che promuove siti e destinazioni archeologiche creando integrazione tra diverse culture.

La Regione Campania, il Comune di Capaccio Paestum e il Parco Archeologico di Paestum e Velia rilanciano la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che avrebbe dovuto svolgersi dall’8 all’11 aprile 2021 nelle suggestive location del Parco Archeologico di Paestum. A seguito dell’ultimo DPCM del 2 marzo, che sarà in vigore fino al 6 aprile, non ci sono le condizioni che la BMTA possa svolgersi. Pertanto gli Enti promotori, in occasione del recente incontro con la Direzione della BMTA, hanno posticipato la XXIII Edizione a giovedì 30 settembre e fino a domenica 3 ottobre 2021. Questo al fine di assicurare sicurezza ma anche soddisfazione di risultati.

Nell’incontro, al fine di rilanciare la BMTA e farne la vetrina internazionale dell’offerta archeologica della Campania in termini di turismo culturale e di valorizzazione del patrimonio, in un’ottica di sistema e di condivisione di buone pratiche, è stato istituito il Comitato di Indirizzo. Protagonisti la Regione Campania con l’Assessore al turismo Felice Casucci e il Direttore Generale per le politiche culturali e il turismo Rosanna Romano, il Comune di Capaccio Paestum con il Sindaco Franco Alfieri, il Parco di Paestum e Velia con il Direttore Gabriel Zuchtriegel e il Consigliere di Amministrazione Alfonso Andria.

Al Comitato di Indirizzo sarà affiancato il Comitato Scientifico, costituito dai Parchi (Pompei con il neodirettore, Ercolano con Francesco Sirano, i Campi Flegrei con Fabio Pagano), dai Musei Archeologici (il MANN di Napoli con Paolo Giulierini), dalla Direzione regionale Musei del Ministero della cultura con Marta Ragozzino e dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con Tommaso Pellegrino.

Infine, gli Enti promotori della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico , su indicazione del Fondatore e Direttore, Ugo Picarelli, hanno nominato Presidente Onorario Mounir Bouchenaki, per attribuirgli riconoscimento a quanto fatto per il territorio salernitano e legittimare il suo costante ruolo di ambasciatore della BMTA nel mondo. Da Direttore del Patrimonio Culturale e poi da Direttore del World Heritage Centre dell’Unesco ratificò, infatti, l’istruttoria finale per l’inserimento nella Lista del Patrimonio dell’Umanità nel 1997 della Costa d’Amalfi e nel 1998 del Parco Nazionale del Cilento con le aree archeologiche di Paestum e Velia e la Certosa di Padula. Da Vicedirettore Generale per la Cultura dell’Unesco, da Direttore Generale dell’ICCROM e da Consigliere Speciale del Direttore Generale dell’Unesco, accreditò la BMTA presso i Ministri del turismo e della cultura di tutti i continenti, favorendone la partecipazione di tanti unitamente ai vertici dell’UNWTO di Madrid e accrescendone sin dalla prima edizione del 1998 il livello scientifico internazionale.

La nuova data consentirà anche ai tanti visitatori e addetti ai lavori di vivere Paestum e la bellezza del sito Unesco in un mese particolarmente ambito per il clima e sancirà la definitiva ripartenza del nostro Bel Paese e del turismo in chiave più esperienziale, sostenibile e rivolto alla domanda di prossimità. Tematiche tutte a cui la Borsa si ispirerà in questa Edizione.

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è l’unico appuntamento al mondo che promuove siti e destinazioni archeologiche creando integrazione tra diverse culture. Si conferma un evento originale nel suo genere. Sede del primo e più grande Salone Espositivo al mondo del patrimonio archeologico e di ArcheoVirtual, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali: Luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo culturale ed al patrimonio. Occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per gli operatori turistici e culturali, per i viaggiatori, per gli appassionati. Opportunità di business con il Workshop con i Buyer esteri selezionati dall’ENIT e i tour operator nazionali dell’offerta del turismo culturale ed archeologico.

Numerose le sezioni speciali. ArcheoExperience, laboratori di Archeologia Sperimentale per la divulgazione delle tecniche utilizzate dall’uomo per realizzare i manufatti di uso quotidiano. ArcheoIncoming, spazio espositivo e Workshop dove sono protagonisti i tour operator che promuovono le destinazioni turistico-archeologiche italiane. ArcheoIncontri, per conferenze stampa e presentazioni di progetti culturali e di sviluppo territoriale. ArcheoLavoro, orientamento post diploma e post laurea a cura delle Università presenti nel Salone. ArcheoStartUp, in cui si presentano nuove imprese culturali e progetti innovativi nelle attività archeologiche. Incontri con i Protagonisti, nei quali il grande pubblico interviene con prestigiosi archeologi e divulgatori. Visite guidate ed Educational per giornalisti e visitatori. Premio “Antonella Fiammenghi” per la migliore tesi di laurea sul turismo archeologico. Premio “Paestum Archeologia Mario Napoli”, assegnato a coloro che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio culturale.

Dal 2015 si è aggiunto l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, il Premio alle scoperte, unico al mondo e intitolato all’archeologo simbolo di Palmira trucidato dall’Isis, e dal 2021 il Premio “Sebastiano Tusa” alla scoperta archeologica subacquea o alla carriera, alla migliore mostra per la valenza scientifica internazionale, al progetto più innovativo a cura di Musei e Parchi, al miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione.

Nell’ultima edizione è stato lanciato il “Manifesto dell’Archeologia Circolare” che circoscrive un approccio alla ricerca, alla condivisione dei risultati, alla riflessione nella prassi archeologica, museologica e gestionale e alla fruizione del patrimonio archeologico che si sta diffondendo negli ultimi anni grazie a una sempre più radicata consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale del fare archeologia. Una ulteriore evoluzione per raccontare tutta la filiera archeologica, dallo scavo, allo studio e fino al museo in una dimensione etica e ambientalista dei valori della Public Archaeology per dare un contributo all’elaborazione di nuove forme di interazione tra beni archeologici, paesaggi culturali e comunità locali.

Un format di successo testimoniato dalle prestigiose collaborazioni di organismi internazionali quali UNESCO, UNWTO e ICCROM oltre che da circa 10.000 visitatori, 100 espositori con 20 Paesi esteri, 70 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 100 operatori dell’offerta, 100 giornalisti.