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La guerra di Putin e le sanzioni occidentali

by Pietro Spirito
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Per il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, l’aggressione russa all’Ucraina è stato un atto premeditato, coerente con il disegno di ripristinare i confini dell’Unione Sovietica.
Gli attacchi condotti da ieri notte dalle truppe russe si sono rivolti contro le principali città ucraine, e stanno determinando danni non solo alle infrastrutture militari e civili, ma anche alla popolazione. Non si conosce ancora il numero dei morti e dei feriti, ma certamente il sangue è cominciato a scorrere sul terreno,
Non solo gli Stati Uniti, ma anche l’Unione Europa, stanno per varare una serie di sanzioni molto dure che colpiranno l’economia ed il sistema finanziario russo.
La NATO intanto domani si riunirà per rafforzare il dispositivo militare dell’alleanza, preparandosi a difendere i territori dei paesi confinanti, secondo il principio in base al quale l’attacco ad un solo Paese della NATO significa una aggressione a tutti.
L’Ucraina intanto resta militarmente sola, potendo contare esclusivamente sul sostegno finanziario dei Paesi occidentali. Nel corso dei prossimi giorni l’offensiva militare russa certamente determinerà danni alle persone ed alle cose,
A Mosca ed in Russia, intanto, si moltiplicano le manifestazioni pacifiste, che hanno condotto sinora a circa 1.600 arresti. Sarà questo, il fronte interno russo, uno degli elementi determinanti in cui si giocherà l’evoluzione della crisi.
I mercati hanno reagito alla guerra con segnali di fortissimo nervosismo; la borsa di Mosca ha registrato un crollo del 15%, accompagnata da una rilevante contrazione delle borse di tutto il mondo. Il prezzo del barile di petrolio ha superato i 100 dollari, mentre il gas europeo ha registrato oggi un incremento del 51%.
Parlano intanto le armi sul terreno ucraino, mentre parleranno le sanzioni sui mercati nei prossimi giorni. Saranno in grado di fermare l’attacco russo? Nell’immediato non sarà così. Molto dipenderà dalla evoluzione militare sul terreno ucraino. In caso di avanzata molto rapida e di conquista repentina del territorio, Putin avrà vinto la partita.
Se la mossa invece non riuscirà e gli ucraini saranno in grado di operare una difesa, allora può diventare probabile che la strategia di Putin si rivelerà meno efficace di quanto in questo momento non appaia.
In ogni caso, lo scenario delle relazioni internazionali cambierà radicalmente rispetto alla situazione precedente. La NATO, che viveva da tempo una sua crisi identitaria, probabilmente sarà rilanciata da questa crisi.
Non è detto che basti ovviamente la compattezza dei paesi occidentali a condizionare l’evoluzione della drammatica crisi ucraina.
La Cina continua a tacere, ma ogni sua posizione sarà destinata a contare molto nell’arco dei prossimi giorni.
Stanotte torneranno a parlare le armi, ì bombardamenti e le avanzate dei carri armati. La pace nel mondo è messa a dura prova. La risposta occidentale resta per il momento confinata alle sanzioni economiche. Vedremo se basterà. Come ammette lo stesso Joe Biden, saranno efficaci nel medio e nel lungo termine.
Intanto, il popolo ucraino continuerà a soffrire e molti migranti si ammasseranno ai confini dell’Europa, in fuga dalla guerra e dalla morte.