fbpx
Home Cultura LE CITAZIONI: Morin, nonostante tutto, ottimista

LE CITAZIONI: Morin, nonostante tutto, ottimista

by Ernesto Scelza
0 comment

“Ancora un momento”, da cui è tratto questo scritto, è un insieme appassionante di testi personali, letterari, storici e filosofici, in cui Edgar Morin sfrutta il sapere accumulato in oltre un secolo di vita per interrogare la complessità del reale e pensare il futuro della nostra società.

«Al di là della sfera della vita quotidiana, aspiriamo a far parte del mondo, prendiamo coscienza della nostra appartenenza all’umanità, oggi interdipendente. Crediamo, come già diceva Montaigne nel xvi secolo, che “ogni uomo è mio compatriota” e che l’umanesimo si dà in quanto rispetto di ogni essere umano. Le nostre patrie, ognuna singolarmente, fanno parte della comunità umana. I problemi e i pericoli vitali conseguenti alla globalizzazione legano ormai tutti gli esseri umani in una comunità di destino. Dobbiamo riconoscere la nostra patria terrena (che ha fatto di noi dei figli della Terra), la nostra patria terrestre (che integra le nostre diverse patrie), la nostra cittadinanza terrena (che riconosce la nostra responsabilità nel destino terrestre). Ciascuno di noi è un momento, una particella della gigantesca e incredibile avventura dell’Homo sapiens-demens. Questa avventura, iniziata con la nascita, la grandezza e la caduta di imperi e civiltà, ha avuto la meglio in un divenire in cui tutto ciò che sembrava impossibile è diventato possibile, nel peggio come nel meglio. Un umanesimo approfondito e rigenerato è necessario se vogliamo anche riumanizzare e rigenerare i nostri Paesi, i nostri continenti, il nostro pianeta.

La globalizzazione, con le sue possibilità e soprattutto i suoi pericoli, ha creato una comunità di destino per tutti gli umani. Dobbiamo affrontare, tutti, il degrado ecologico, la proliferazione delle armi di distruzione di massa, l’egemonia della finanza sui nostri Stati e i nostri destini, il crescere di fanatismi ciechi, il ritorno della guerra in Europa. Paradossalmente, proprio nel momento in cui si dovrebbe prendere coscienza in modo solidale della comunità di destino di tutti i Terrestri, sotto l’effetto della crisi planetaria e le angosce che suscita, ci si rifugia ovunque nei particolarismi etnici, nazionali, religiosi.

Chiamiamo ognuno alla presa di coscienza necessaria e aspiriamo alla sua generalizzazione affinché i grandi problemi siano trattati finalmente su scala planetaria.»

Edgar Morin, Cambiamo strada, cambiamo vita.