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Manfredi: non solo passeggiate al Molo San Vincenzo

by Flavio Cioffi
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Il titolo del convegno di ieri, “Il Molo San Vincenzo si apre alla città”, organizzato dalla Presidente dell’associazione Vivoanapoli, EmiliaLeonetti, mi aveva illuso. Vuoi vedere che hanno aperto davvero? M’aggia fa ‘na grande passiata. No, non hanno ancora aperto del tutto. Sempre solo di sabato, su prenotazione, e solo in autobus. Niente passiata, quindi. Almeno per ora.

Eppure la Leonetti ha parlato di celebrazione, perché finalmente è partito il percorso di apertura del molo alla città grazie anche all’impegno del mondo dell’associazionismo. Come noto, dopo tanti anni, finalmente lo scorso luglio è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Ministero della difesa, la Marina Militare, l’Autorità portuale, il Comune, la Sovrintendenza e l’Agenzia del demanio (quando si dice la burocrazia). Le associazioni, che consentono la necessaria partecipazione dei cittadini, chiedono allora al Sindaco se sia possibile avere momenti di confronto.

Ma quali sono gli interventi previsti? L’architetta Fedele, in rappresentanza dell’assessore comunale Edoardo Cosenza, è stata chiara: per il momento non ci sono le risorse per l’intero restauro del molo. E’ stato rimodulato un finanziamento già esistente e destinati alla passeggiata 5,6 milioni di euro, di cui il 75% nell’area di competenza cittadina e il resto in quella dell’Autorità portuale. In seguito, si costruirà un percorso che nascerà dal corridoio archeologico dell’uscita della linea 1 della metro, di fronte alla Stazione marittima, proseguirà per il Beverello e, arrivato al Molosiglio, lambirà la base navale per innestarsi sul lato lungo del San Vincenzo.

Il tono del dibattito è stato forse un po’ autoreferenziale, della serie: come siamo stati bravi. il Presidente dell’Autorità portuale, Andrea Annunziata, ha addirittura parlato di “competenza e passione”, quasi a sottintendere che prima, con le precedenti amministrazioni comunali e portuali, mancassero. Il che suona ingeneroso. E ha lanciato un messaggio: Il San Vincenzo non è mio, è della Città. E dalla città Pasquale Belfiore, Presidente dell’associazione Annali dell’Architettura, ha chiesto che il molo diventi una passeggiata e nient’altro.

Le conclusioni sono toccate al Sindaco Manfredi. Cerco di sintetizzarle al meglio.

Il Molo San Vincenzo è un luogo molto simbolico, al centro della città, profondamente legato alla storia della città, ma che non è mai appartenuto ai cittadini. E’ stato sempre una zona militare. La corretta fruizione degli spazi dell’area pone questioni complesse, ma le soluzioni sono a portata di mano. Occorre condividere le scelte e confrontarsi per portare all’interno della progettazione le tante sensibilità e anche i tanti interessi spesso non coincidenti. Noi partiamo con l’idea della passeggiata perché la passeggiata rappresenta la riappropriazione di uno spazio per i cittadini, soprattutto con il completamento di Piazza Municipio previsto tra la fine dell’anno e i primi tre mesi del 2023, aumento dei prezzi e guerre permettendo. La passeggiata attraverserà il Beverello per arrivare al Molosiglio e consentirà da un lato l’accesso al Molo San Vincenzo e dall’altro, in base al progetto in discussione, l’apertura dell’accesso inferiore del Palazzo Reale, con l’attraversamento dei giardini, definendo una diversa relazione tra lo spazio del mare e Piazza Plebiscito. Il Molo deve essere certamente una passeggiata, ma c’è la necessità di ulteriori funzioni. Esistono già progetti di valorizzazione degli spazi, dove l’apporto di capitale privato può essere utile per realizzare e soprattutto gestire, che non sono solo progetti di restauro. Poi c’è il grande tema dell’uso dello spazio a mare, ossia l’ipotesi di un attracco per gli yacht. Ipotesi che va approfondita insieme all’Autorità portuale che è proprietaria del molo (risposta ad Annunziata). Quindi, utilizzazione del molo che vada aldilà della semplice passeggiata (risposta a Belfiore). Questo è il lavoro che faremo nei prossimi mesi e sul quale ci saranno occasioni di confronto con le associazioni (risposta a Leonetti). Concludo con una considerazione: io ritengo che il sistema finale rappresenti un accesso alla città dal mare e un accesso della città al mare,