fbpx
Home Politica Ministero dell’Istruzione e del Merito, ma quale merito?

Ministero dell’Istruzione e del Merito, ma quale merito?

by Piera De Prosperis
0 comment

 

Non c’è apparentemente nulla di male nell’inserire la parola merito nella nuova definizione del Ministero dell’Istruzione (già Pubblica Istruzione) e ora Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il merito come dice Chiara Saraceno È una forza democratica che contrasta discriminazioni e privilegi. Ma prima di essere riconosciuto va alimentato. Il ministero dell’Istruzione dovrà costruire le condizioni perché a tutti i bambini, a partire dai più svantaggiati, sia garantito il diritto costituzionale ad avere le risorse per il pieno sviluppo della personalità, capacità incluse. Il ministro Valditara, docente di diritto romano all’Università di Torino (e autore di un pamphlet dal titolo L’impero Romano distrutto dagli immigrati) sostiene “Aver coniugato Istruzione e merito è un messaggio politico chiaro”. Vediamo un po’ se è così.

Si può parlare di merito se si nasce in una famiglia in cui ci sono possibilità finanziarie da mettere a disposizione dei figli per sussidi, lezioni private o altro? Ricordiamo che durante la pandemia le famiglie più svantaggiate hanno visto ulteriormente abbassarsi il livello di istruzione dei figli che dovevano giostrare spesso con un solo computer o erano impossibilitati a chiedere spiegazioni ai docenti, date le ben note difficoltà della DAD.

Si può parlare di merito se si nasce al Nord, in scuole non a rischio strutturale, con laboratori funzionanti, docenti e personale Ata al completo? Dobbiamo ancora sottolineare il divario tra nord e sud? La scuola del merito, in questo semplicistico connubio proposto sembra quella che smette di investire sui più deboli dei suoi figli. Perché non conviene, perché è più facile puntare su chi ha già delle possibilità, perché chi è emarginato crea problemi.

Certamente nessuno può dirsi contrario al merito. Sarebbe assurdo se dicessimo che il merito in ogni campo non deve essere prioritario, ma l’inghippo sta nel metterlo sullo stesso piano della parola Istruzione nella definizione ministeriale. Se l’istruzione offre a tutti le stesse opportunità, se non è una scuola classista, il merito ne viene di conseguenza. Il merito si acquisisce con il lavoro assiduo, la pratica, i buoni insegnanti che hanno, a loro volta, meritato la loro posizione. Se queste opportunità sono date a tutti non ci sarà più bisogno di parlarne, è un fatto naturalmente conseguenziale. Chi ha doti naturali ma non il milieu perché si sviluppino dovrà poter contare su un’istituzione che gli consenta di esprimersi al meglio. Se ricordate le protagoniste dell’Amica geniale, Lila e Lenù saranno divise proprio da questo, Lila, la geniale, non potrà studiare, la famiglia non ne avrà né le possibilità economiche né la lungimiranza circa le capacità della figlia. Lenù, appoggiata dai genitori, ce la farà e i suoi meriti, grazie allo studio ed all’impegno, saranno gratificati. Tuttavia resterà sempre il rimpianto per le due amiche di non essere state messe nelle stesse condizioni di partenza per cui l’amica geniale ne sarà penalizzata per tutta la vita.

Creare quindi condizioni ex ante di uguaglianza di opportunità per compensare gli svantaggi di partenza socio-economici e predisporre dei correttivi ex post per andare incontro ad un insuccesso, colmare lacune, sostenere una scelta educativa, sono linee che programmaticamente un Ministero dell’Istruzione dovrebbe avere deontologicamente. Sottolineare che lo Stato ha nella sua programmazione il merito mi sembra discutibile e soprattutto inutile. Nessuno vuole che gli asini vadano avanti. Il merito non ha posizione politica non è di destra né di sinistra. Allora aspettiamo a vedere se si inverano le parole del nuovo Ministro: Il nostro non sarà un merito classista e reazionario, ma il suo contrario. Vogliamo valorizzare i talenti, far tornare la scuola ascensore sociale, non lasciare indietro nessuno.

Solo allora potremo considerare l’abbinamento nella denominazione un errore veniale.