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Porto di Genova. Emergenze e soluzioni

by Ignazio Messina
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Il crollo del Ponte Morandi è una tragedia che ha colpito tutta Genova: innanzitutto, ovviamente, chi è stato coinvolto direttamente dal crollo – le vittime, i feriti e le loro famiglie – e il nostro principale pensiero continua ad essere rivolto a loro.

Dopo i primi momenti di smarrimento, dolore e incredulità per quanto accaduto, si è immediatamente messa in moto la macchina dei soccorsi che ha dimostrato una professionalità e un’efficienza encomiabili: Genova sarà sempre riconoscente a tutti soccorritori e a tutte le forze a diverso titolo coinvolte nelle operazioni di soccorso.

Nei giorni immediatamente successivi si è messa in moto un’altra macchina, quella per studiare e superare l’emergenza della mobilità da/per la città, mobilità che potrebbe essere messa a dura prova nelle prime settimane di settembre alla riapertura delle imprese, e quindi del traffico da/per il porto e dell’attività commerciale in genere, e delle scuole.

In un frangente così delicato abbiamo molto apprezzato la reattività delle Istituzioni – Regione, Comune – del Provveditorato alle opere pubbliche per Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta e dell’Autorità di Sistema Portuale che fin dal giorno dopo la tragedia hanno avviato diversi tavoli per studiare quella che avrebbe dovuto essere la nuova viabilità di accesso a Genova alternativa al ponte crollato.

L’obiettivo principale è stato quello di cercare soluzione immediate – ossia da realizzare in due/tre settimane massimo – per costruire una viabilità che permetta di separare il flusso di traffico dei “cittadini” da quello delle “merci”, in particolare modo nei rispettivi picchi all’inizio della giornata e nel tardo pomeriggio.

Rimanendo inalterato il collegamento delle regioni del Nord/Nord Est e a levante di Genova con il porto attraverso l’autostrada A12/A7 e il varco di San Benigno, l’attenzione si è posta principalmente sul collegamento con le regioni del Nord Ovest e a ponente di Genova (Spagna e Francia): l’individuazione di una strada dedicata esclusivamente alle merci dal casello dell’aeroporto, che passi attraverso le aree in concessione all’Ilva, al porto collegandolo anche da ponente permetterà agli autotrasportatori di raggiungere velocemente ed efficacemente il porto di Genova senza gravare sul traffico cittadino.

Altra emergenza da risolvere velocemente è il ripristino della linea ferroviaria che, a seguito del crollo del ponte, impedisce qualsiasi collegamento ferroviario con il porto: una volta ripristinata sarà possibile riprendere ad effettuare treni da/per il porto togliendo un maggior numero di camion dalla strada e, quindi, alleggerire la viabilità del nodo di Genova.

In questo quadro generale la nostra società, si è immediatamente attivata con le Istituzioni e le Autorità per collaborare nell’individuare le migliori soluzioni logistiche e consentire la prosecuzione dell’operatività del Porto di Genova, con il chiaro obiettivo di garantire ai nostri clienti la totale efficienza dei nostri servizi.

Abbiamo inoltre assicurato che garantiremo i collegamenti tramite servizi camionistici a condizioni economiche invariate (intermodale) sul nostro Terminal IMT di Genova, che continua ad essere pienamente operativo e flessibile, ossia senza extra costi per la merce, in attesa che venga ripristinata l’operatività ferroviaria.

Abbiamo inoltre assicurato all’Autorità di Sistema Portuale che, qualora fosse necessario, il varco del nostro terminal portuale rimarrà aperto h24 per consentire l’ingresso in porto anche nelle ore notturne anche se, sinceramente, auspichiamo che ciò non si debba rendere necessario per non impattare negativamente sul resto della catena logistica terrestre, non ancora pronta a cambiare così radicalmente il proprio assetto.

Ci auguriamo solo che la burocrazia non impedisca di realizzare quelle opere urgenti e necessarie per impedire il blocco di Genova nel breve-medio termine e che, pur confermando la necessità di terminare il Terzo Valico e di realizzare la Gronda, nel ricostruire il ponte si possa traguardare un futuro sufficientemente ampio, non solo in termini temporali ma anche di funzioni a cui deve assolvere: ad esempio studiando un collegamento diretto dedicato alle merci tra il nuovo ponte e il varco portuale di San Benigno, sia per incrementare la ricettività del porto sia per separare i diversi flussi di traffico tra cittadino e merci.

Siamo convinti che tutta Genova, nel rispetto del dolore di chi è stato colpito dalla tragedia, saprà dimostrare al mondo intero che le soluzioni adottate e che verranno rese a breve disponibili permetteranno di assicurare a tutti – cittadini, turisti, merci … – la migliore viabilità ed accoglienza, pur in un momento di carattere straordinario ed eccezionale.

di Ignazio Messina, AD del Gruppo Messina