Home Cultura Prima edizione del Seminare Idee Festival Città di Prato

Prima edizione del Seminare Idee Festival Città di Prato

La parola è “Coraggio”

by Redazione
0 comments

Prima edizione del Seminare Idee Festival Città di Prato, ideato e diretto da Annalisa Fattori e Paola Nobile, dal 6 all’8 giugno 2025 (www.seminareideefestival.it).

Il festival chiamerà a raccolta personalità della cultura, della scienza e delle arti per riflettere intorno a una parola seminale”. Per questa prima edizione è Coraggio. “Davanti a un mondo in profonda e inquietante trasformazione occorre pensare, sentire e raccontare la realtà con categorie nuove”.

Tre giornate di conferenze, dialoghi, incontri, spettacoli e letture nel centro storico di Prato, durante i quali nomi della cultura, della scienza e delle arti si ritroveranno per porsi domande e stimolare riflessioni. Ci sarà anche una sezione dedicata ai libri e all’editoria, Seminare Idee Books, e una per i più piccoli, Seminare Idee Kids. A proposito, ingresso libero fino a esaurimento posti. Durante il festival ragazzi e ragazze saranno coinvolti nel progetto Prato Comunità Educante, che raccoglie associazioni, istituti scolastici e istituzioni culturali della città.

«Il coraggio tocca la vita di ciascuno di noi. Avere coraggio ci fa essere nel mondo con consapevolezza, consentendoci di affrontare le sfide difficili e imprevedibili della società contemporanea. – dichiarano le ideatrici, Annalisa Fattori e Paola Nobile – Il coraggio ha due possibili declinazioni, quella collettiva e quella individuale: esiste il coraggio di agire e impegnarsi per il bene comune, il coraggio della denuncia e della difesa dei diritti e della libertà di tutti, il coraggio che attraversa la storia, e che si fa pensiero e letteratura. C’è anche il coraggio di ognuno di noi, quello che giorno dopo giorno ci sprona a progredire, il coraggio che crea relazioni, quello dell’amore che vince l’odio e la rabbia. Il coraggio si nutre della speranza per un futuro migliore, che non è quello che succederà, ma quello che faremo succedere».