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Brevi portuali di febbraio

by Redazione
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Innovazione digitale dei porti. Secondo Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica-Conftrasporto, “il vero e unico faro per programmare e gestire i processi di innovazione tecnologica nei porti sono le Autorità di Sistema Portuale (…) I tempi sono stretti: il 2022 sarà l’anno chiave con l’entrata in vigore della Direttiva Europea Nis 2 sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi”. Ergo, vanno al più presto utilizzate le risorse del PNRR per una digitalizzazione “che sfoci rapidamente in Cyber Security Assessment”.

Rilancio del gas italiano. Non era ancora scoppiata la guerra in Ucraina quando Alessandro Santi, Presidente della Federazione nazionale degli agenti marittimi, poneva con forza il problema dell’esplosione delle bollette energetiche. “Solo in Adriatico sono presenti e inattive decine di piattaforme petrolifere per le trivellazioni. Se un numero crescente di queste trivelle verrà riattivato, tutti gli operatori marittimi saranno chiamati a rimboccarsi le maniche (…) sotto i fondali nelle acque territoriali italiane e in alcune regioni del Paese, si celano 90 miliardi di metri cubi di gas, cioè del meno inquinante dei carburanti fossili. Un gas la cui estrazione costerebbe 5 centesimi a metro cubo, contro i circa 70 centesimi che gravano sulla testa degli italiani per il gas importato, con punte anche superiori, soprattutto nelle ipotesi di aggravamento delle tensioni internazionali con la Russia”. Letto oggi vengono i brividi.

Concessioni portuali. Ancora Il Presidente di Federlogistica, questa volta sulla contrapposizione fra Art e Ministero. “I porti italiani hanno bisogno di tutto meno che di contrapposizioni inutili e liti fra realtà pubbliche, come l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (…) sulla base di un paragone tra le concessioni autostradali e quelle portuali che non sta letteralmente in piedi (…) Quello che sarebbe necessario oggi è un regolamento elaborato congiuntamente da Ministero e Art per omogeneizzare il sistema in essere al fine di evitare distorsioni del mercato”.