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Coronavirus. La BCC Napoli in aiuto delle imprese penalizzate

by Franco Vorro
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La Banca di Credito Cooperativo di Napoli, una delle realtà creditizie più radicate nella nostra città e da sempre paladina di un modello di sostegno “solidale”, ha deciso di intervenire concretamente in aiuto delle realtà imprenditoriali del nostro territorio maggiormente colpite dalle conseguenze economiche della crisi Coronavirus.

Ieri il consiglio di amministrazione della BCC di Napoli ha, infatti, deliberato misure a sostegno delle imprese del settore turistico e di quelli collegati. Si tratta di particolari prodotti di finanziamento, sia a breve che a medio termine, a condizioni particolarmente agevolate.

Il Presidente, Amedeo Manzo, ha comunicato l’iniziativa del suo Istituto con queste parole. “In un mondo sempre più globale, che però spesso ‘importa criticità’, noi rispondiamo con un atto di ‘amore intelligente’ verso le imprese locali del settore turistico. Uno sforzo, sia in termini di disponibilità che di condizioni, verso coloro che hanno visto ridurre il proprio fatturato per il diffondersi del virus e soprattutto della campagna ‘virale’ di panico che si sta scatenando in Italia ed in Campania in particolare. Il ruolo di una banca di territorio è quello di sostenere, con i fatti e non solo con le parole, le imprese locali che restano, assieme alle Banche di Credito Cooperativo e quelle di territorio, l’ultimo baluardo per cercare di creare quelle condizioni, ai nostri ragazzi, immaginando quel futuro migliore a Napoli per evitare l’emigrazione forzata. Noi andiamo avanti, con coraggio ed abnegazione, col nostro modello che valorizza le persone utilizzando il dialogo ed il sostegno cooperativo. Il Rating Umano non è solidarietà fine a sé stessa, ma un modello creditizio che quest’anno consentirà alla nostra banca di approvare il miglior bilancio degli ultimi anni. Coloro che parlano esclusivamente di ‘efficienza’ dimenticano che essa si può realizzare anche ‘sorridendo alle persone’. Senza sviluppo non c’è futuro e questo lo possiamo costruire solo assieme e con la gente, non certo solo con ‘gelidi algoritmi”.