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Il progetto di itinerario culturale europeo “Rotta di Enea”

by Giovanni Cafiero
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L’Autore, architetto esperto di economia del territorio e dei beni culturali, è Presidente dell’Associazione “Rotta di Enea”.

 Il progetto

Un progetto nel nome del mito di Enea, come ha recentemente ricordato Antonio Scurati (Corriere della Sera, 25 marzo), è un progetto di futuro che implica non solo una riscoperta delle nostre radici in chiave turistica e culturale, ma “un’idea di umanità”.

E’ un patto tra generazioni per non abbandonare il vecchio Anchise, ma allo stesso tempo per pre-occuparsi del futuro di Ascanio, un progetto di ripresa da un lungo periodo di smarrimento, che ruota intorno a un progetto umanistico comune. Uno smarrimento che ha portato a gravi crisi economiche e ambientali preesistenti, ma apparse più evidenti alla luce dell’emergenza pandemica.

La Rotta di Enea costituisce un nuovo itinerario marittimo a tema archeologico, culturale e paesaggistico, che rappresenta – attraverso il mito di Enea e il racconto virgiliano dell’Eneide – la fusione del patrimonio culturale mediterraneo di cui la Roma antica fu erede e che sistematizzò attraverso istituzioni e leggi comuni che hanno costituito il riferimento per tutta l’Europa.

Attraverso il Mediterraneo e all’interno di comuni istituzioni si sviluppò una civiltà destinata a durare per secoli e a fondare le basi comuni culturali, linguistiche, artistiche, giuridiche dell’intera civiltà europea e un punto di riferimento universale per la storia dell’uomo.

Attraverso un percorso marittimo, lungo la rotta percorsa da Enea seguendo l’itinerario che lo porterà da Troia alle coste del Lazio, il progetto della “Rotta di Enea” si propone di promuovere la cultura e i valori del mare, i paesaggi e il patrimonio culturale del Mediterraneo, i valori universali dell’incontro e della pietas virgiliana – quella che porta Enea a non dimenticare mai la devozione alla sua Città, ai suoi doveri e l’attenzione agli anziani – le comuni radici e valori europei.

Numerosi sono i luoghi che in cinque Paesi del Mediterraneo costituiscono l’itinerario archeologico – culturale della “Rotta di Enea”. Tra i principali: Troia, Antandros, Ainos-Enez (Turchia), Delos e Creta (Grecia), Butrinto (Albania), Castro (Puglia), Hera Lacinia-Crotone (Calabria), Lo Stretto, la Costa dei Ciclopi, Ortigia, Trapani, Segesta ed Erice (Sicilia), Cartagine (Tunisia), Capo Palinuro, Campi Flegrei e Cuma (Campania), Gaeta e Lavinium-Pratica di Mare (Lazio), Roma.

L’Associazione

A sostegno del nuovo itinerario culturale “Rotta di Enea” l’Associazione omonima (www.aeneasroute.org) ha promosso la candidatura per il riconoscimento da parte del Consiglio d’Europa – al pari dei notissimi cammini di Santiago di Compostela e della via Francigena – siglando vari accordi di collaborazione: nel 2019 con il Parco del Colosseo e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma; nel 2020 con il Parco archeologico dei Campi Flegrei e con l’Assessorato regionale all’Identità Siciliana. Nel 2021 hanno aderito anche il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il nuovo Museo di Troia, un’opera che nel 2018 ha completato l’offerta territoriale del sito UNESCO istituito fin dal 1998.

Numerosi sono i Comuni che hanno aderito al progetto: Chanakkale, dove si trova Troia, Delo (Comune di Mykonos), Butrinto (comune di Saranda), Cartagine (Comune dell’area metropolitana di Tunisi), Roccella Jonica, Gaeta, Cerveteri (in nome dell’alleanza tra Troiani ed Etruschi), Balikesir ed Edremit, Comune dove si colloca il luogo da cui salpano le navi di Enea (Antandros). In Campania i Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Benevento, Centola Palinuro, Monte di Procida, Quarto, Procida, capitale italiana della cultura 2022, e la Città Metropolitana di Napoli formano un “cluster” collegato anche alle figure di Palinuro e Miseno, al sito archeologico di Cuma e alla discesa agli inferi di Enea nel VI libro dell’Eneide.

Il dossier per la candidatura, trasmesso il 30 luglio 2020, è stato selezionato per la fase finale di valutazione che si concluderà a fine aprile 2021.

Se l’esito sarà positivo, la “Rotta di Enea” otterrà un ulteriore riconoscimento, un’ulteriore spinta, la certificazione del Consiglio d’Europa, in grado di supportare a livello istituzionale europeo il progetto dell’Associazione.

Il progetto di un turismo culturale di qualità, sostenibile, sicuro e fruibile nel corso di tutte le stagioni dell’anno, attento al contempo, alla domanda interna, alla dimensione educativa e identitaria del turismo per le giovani generazioni, alla nuova domanda internazionale di viaggi in luoghi autentici e lontani dagli assembramenti collettivi dei circuiti del consumo di massa.