In archivio un altro anno sotto il segno del Covid, ora si punta al 2022. Il circolo di Legambiente Salerno “Orizzonti”, nonostante le limitazioni, non ha mai smesso di operare a tutela dell’ambiente e nel sociale. Lo ha fatto nel 2020, nell’anno che ha costretto tutti alla distanza, grazie ad iniziative on line, ed ha continuato anche per il 2021. Tanti i progetti messi in campo e quelli ancora da realizzare, dita incrociate per il 2022. A tracciare il quadro è Elisa Macciocchi, per sei anni alla presidenza del circolo e oggi membro del direttivo.
Ad un mese dal nuovo anno, guardiamo al passato e pensiamo al futuro. Quanto è stato fatto?
Il 2020 è stato un anno che ci ha costretto ad operare a distanza. Ci siamo dovuti “riadattare” e trovare nuovi spunti per invogliare la partecipazione, e nonostante le difficoltà tanto è stato il coinvolgimento. Per il 2021 avevamo grandi speranze, di riuscire a rimetterci in gioco, ma sin dai primi mesi abbiamo notato una grande paura da parte della cittadinanza a partecipare ad attività in presenza. Abbiamo continuato a lavorare a distanza, come è accaduto per la seconda edizione dei focus sui cambiamenti climatici per i giovani. Dove abbiamo appunto coinvolto le realtà giovanili. E sempre attraverso le modalità online ci siamo interrogati e confrontati su quale strategie attivare. Da questo focus è poi nato il manifesto elettorale che abbiamo proposto a tutti i candidati e che alcuni di loro hanno sottoscritto.
Abbiamo collaborato alla parte di progettazione della salita di Montevergine con il collettivo Blam. Abbiamo collaborato alla campagna Arnia per il giardino della Minerva che, anche se a distanza, ci ha permesso di provare a riprogettare una serie di attività anche con la collaborazione di altre realtà. E ancora il corso di educazione ambientale online e una serie di challenge come “Mi illumino di meno”, o la Pasqua vegana, un’iniziativa nata proprio durante la pandemia. Nonostante il Covid, abbiamo continuato con i monitoraggi, con i beach litter, il monitoraggio di Goletta Verde sull’acqua del mare e quello dei rifiuti da Covid in città, invasa da mascherine. E da maggio abbiamo ridato vita alle attività in presenza. Dagli incontri al parco del Mercatello, al progetto “Comunità in gioco” con laboratori dedicati ai bambini sul riciclo creativo.
Educazione, sensibilizzazione e informazione sono aspetti su cui il circolo sta investendo tantissimo con delle campagne che io definirei quasi “innovative”. Perché mettono insieme realtà diverse in situazioni diverse.
Progetti iniziati e da portare avanti?
Con l’inizio dello scorso anno scolastico abbiamo dato vita alla prima “scuola green” di Salerno, il Da Vinci – Genovesi. Sono stati realizzati una serie di incontri all’interno della scuola con un gruppo di studenti che ha anche partecipato ad un concorso, ed ha vinto, per la realizzazione di prodotti sostenibili contro l’usa e getta. E da lì, con altri esponenti imprenditoriali, abbiamo messo insieme una serie di eventi per raccontare non solo di quello che si potrebbe fare ma anche di quello che si sta facendo, del concreto. La cosa che ci ha più di tutto fatto felice è che, per la prima volta, sono stati i ragazzi a coinvolgerci anche nella realizzazione di un punto verde nella scuola. Un luogo dove piantare alberi e poter mantenere il distanziamento sociale mantenendo la socialità. Per noi si tratta di un progetto pilota, e non vediamo l’ora di coinvolgere anche altri studenti e istituti in percorsi di sostenibilità ambientale.
Ma da sottolineare è anche la giornata che ha coinvolto tanti bambini e genitori che, provvisti di guanti, senso civico e amore per l’ambiente hanno prima assistito ad una proiezione sulle bellezze del nostro pianeta da salvare, realizzato dai docenti del British Institutes Salerno, e poi hanno collaborato alla pulizia di parte di via Luigi Guercio. Tanti i rifiuti catalogati sia in italiano che in inglese. Una lezione di sostenibilità bilingue resa possibile grazie alla collaborazione tra Legambiente Salerno Orizzonti e la scuola di inglese che ha ospitato l’iniziativa.
Anche per il 2022 vogliamo continuare a costruire e realizzare tanti progetti con enti diversi perché crediamo che alla base del nostro impegno ci debba essere la capacità capillare di rispondere, informare e sensibilizzare e rendere più consapevole la cittadinanza.
Quali sono le criticità su cui operare subito?
La città è sporca e non solo perché c’è un problema di gestione, ma lo è anche perché i cittadini non hanno attenzione e cura per i loro quartieri. E’ avvilente pensare che alcuni bambini considerino “normale” passeggiare su una spiaggia sporca, vedere bottiglie e rifiuti per strada. Dobbiamo fare tanto per la nostra città. Partendo dal mare, che deve essere tutelato, passando per la qualità dell’aria, l’aumento degli spazi verdi perché in città c’è un problema effettivo. Dobbiamo re immaginare e riprogettare, creare strategie adattive. Come Legambiente abbiamo la fortuna di confrontarci tutti i giorni con i temi dell’attualità con grandi esperti. Questa è la forza dell’associazione: avere un gruppo ampio, eterogeneo ed operante su tutto il territorio nazionale con alleanze internazionali.
Il 2021 è stato anche l’anno delle elezioni amministrative. Quali prospettive ci sono per il nuovo anno e per il nuovo assessore all’ambiente?
Il nostro lavoro e l’impegno quotidiano deve essere collegato a una governance più ampia. Abbiamo avuto modo di incontrare conoscere il nuovo assessore che si è dimostrato aperto ad ascoltare e predisposto a costruire un percorso. I tempi non sono stati dalla nostra parte perché la quarta ondata ha frenato nuovamente le attività, ma speriamo in questo nuovo anno di riuscire a costruire un dialogo costruttivo.
Intanto è partita la campagna che si prende cura delle città. Il circolo di Legambiente ha messo in atto i Cantieri di cura. Un’azione concreta per sensibilizzare gli abitanti delle zone grandi e piccoli della città a sentirsi co-gestori e custodi della “loro” spiaggia, che per una città di mare come Salerno dovrebbe essere un bene fruibile tutto l’anno, dei loro parchi, e quartieri con interventi di pulizia e bonifica per “riparare” la bellezza.