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MiC a Napoli, Tolkien e non solo

by Piera De Prosperis
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Nel settantesimo anniversario della prima pubblicazione de Il Signore degli Anelli, la sua opera più celebre, la mostra Tolkien. Uomo, Professore, Autore è arrivata da Roma a Palazzo Reale di Napoli, dove resterà aperta fino al 2 luglio. E’ la più ampia mai allestita in Italia sul grande romanziere, filologo e linguista inglese.

Autore di una epopea del tutto nuova rispetto ai canoni della tradizione, la trilogia di Tolkien fin dalla sua creazione è stata interpretata in maniera spesso opposta, tirata ora dall’una ora dall’altra parte politica. In realtà tutte le suggestioni politiche, culturali e storiche si fondono in un prodotto assolutamente unico in cui la lotta tra il Bene e il Male si presenta sotto vari e multiformi aspetti, fuori e dentro l’uomo. “Infatti ci vuol poco a sentire che egli sta parlando di ciò che tutti affrontiamo quotidianamente negli spazi immutevoli che dividono la decisione dal gesto, il dubbio dalla risoluzione, la tentazione dalla caduta o dalla salvezza… Non a caso The lord of the rings è diventato così popolare, i bambini vi si ambientano subito e i dotti godono tanto a decifrarlo quanto a restare giocati da certi suoi enigmi puramente esornativi” (E. Zolla dalla Introduzione all’opera).

La mostra consentirà dunque a grandi e piccini di approcciare e/o approfondire la conoscenza di questo straordinario autore.

Ad inaugurare il 16 marzo la mostra è stato il Ministro Sangiuliano che ha sottolineato come sia importante che intorno a questi monumenti della cultura il dibattito sia sempre aperto e vivace, perché non si debba mai mettere la parola fine alle discussioni sulla letteratura. E’ doveroso sottolineare come nell’ultimo anno Napoli e la Campania siano state teatro di un’offerta formativa di grande rilievo e dalle più diverse sfaccettature. Attenzione è stata rivolta allo scambio di reperti e di esperienze tra musei, come nella mostra inaugurata il 17 febbraio Gli dei ritornano- I Bronzi di San Casciano, che sta consentendo a tanti appassionati e non di conoscere il maggior ritrovamento sul territorio dopo i Bronzi di Riace. Senza contare la mostra su Artemisia o quella sugli Spagnoli a Napoli, o gli interventi di recupero della Floridiana o i progetti per l’Albergo dei Poveri.

Sempre presente il Ministro carica, con la sua incrollabile fiducia nella forza della cultura come volano di civiltà, ogni iniziativa di una marcia in più. Del resto i risultati si vedono. I visitatori italiani e stranieri sono moltissimi, anche grazie alla diversificazione dei contenuti. Un momento fertile che rivaluta a livello internazionale il prestigio della nostra città e della nostra regione.