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News portuali: Assarmatori, Venezia, Federlogistica

by Francesco Vorro
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Si terrà il prossimo 19 novembre l’Assemblea annuale di ASSARMATORI: l’industria infrastrutturale marittima per trainare il rilancio del Paese. Al centro del dibattito il ruolo che il trasporto marittimo sta svolgendo, anche durante il periodo della pandemia, per il rilancio del Paese in attesa che termini l’emergenza. L’Assemblea, che si svolgerà in streaming, sarà presieduta dal Presidente Stefano Messina. Interverrà Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, quindi una Tavola Rotonda con: Fabrizio Palenzona (Presidente di Conftrasporto), Nunzio Tartaglia (Responsabile Divisione CDP Imprese), Pierfrancesco Vago (Executive Chairman di MSC Cruises Sa), l’Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone (Capo di Stato Maggiore della Marina Militare), l’Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino (Comandante Generale delle Capitanerie di Porto), Giovanni Toti (Presidente Regione Liguria), Massimiliano Fedriga (Presidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia). Concluderà i lavori la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli.

La Venezia Port Community continua il suo impegno volto a garantire l’efficienza del Mose per tutelare la città di Venezia, salvaguardando nel contempo il lavoro e l’economia dei traffici commerciali, industriali e la pesca. Pare che su questi temi sia in corso una proficua interlocuzione istituzionale per definire procedure e regole per rispondere a interessi intrinsecamente contrapposti. Un progetto di integrazione fra conche di navigazione (priorità assoluta), intelligenza artificiale per la gestione ottimizzata delle navi e dei terminal e progettazione di un porto di altura per i traffici incompatibili. E’ quindi indispensabile – afferma il Coordinatore, Alessandro Santi – che si proceda in tempi brevissimi alla nomina del nuovo Presidente dell’Autorità portuale. Una nomina che sia espressione del territorio con conoscenze specifiche sulla portualità e sulla città di Venezia, così da compiere le tante scelte urgenti. Fra le quali la definizione delle concessioni per i terminal e la questione del lavoro portuale. “Venezia segna una diminuzione di traffici commerciali contenuta nell’11% – continua Santi – collocandosi fra i porti italiani come il più resiliente… Ma ora non va allentata la presa”.

“Il Golden Power cala il suo scudo protettivo sulle infrastrutture strategiche e quindi anche sui porti, edificando giustamente quella diga contro i tentativi in atto di ‘colonizzazione’ da parte della Cina. Ma senza una standardizzazione e quindi il varo di un regolamento che effettivamente uniformi le concessioni portuali, si potrebbe delineare un rischio di isolamento e quindi di emarginazione della portualità italiana che va tenuto in debita considerazione”. Sono parole di Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica, all’interno di Conftrasporto/Confcommercio. La durissima presa di posizione degli Stati Uniti contro la CCC (China Construction Company), posizione che ha altissime possibilità di essere riconfermata anche con la nuova amministrazione, ma anche le preoccupazioni espresse dall’Unione Europea, non rimettono solo in discussione la “via della seta” ma obbligano il sistema portuale a un ripensamento globale. Ci si riferisce al mancato completamento della riforma portuale. Un ritardo – sottolinea Merlo – che lascia potenzialmente spazio, da un lato, all’esuberanza commerciale della Cina, dall’altro ad un sostanziale “close shop”. Ne consegue la proposta per l’immediata creazione di un tavolo comune Ministero/Autorità regolazione trasporti per produrre regole in grado di scongiurare ulteriori distorsioni di mercato.