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Ordine degli ingegneri di Napoli. Ne parla il presidente Cosenza

by Flavio Cioffi
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A cosa serve l’Ordine?

Gli Ordini professionali nascono principalmente per tutelare i cittadini, non gli iscritti. Infatti, organismo fondamentale è il Consiglio di disciplina, nominato dal Tribunale, al quale chiunque può presentare rilievi su comportamenti professionali che il Consiglio stesso può sanzionare. Esistono poi molte altre funzioni. Dopo la recente riforma, certamente la più importante è quella della formazione continua. Gli iscritti che esercitano l’attività professionale devono raggiungere un certo numero di crediti formativi ed è quindi necessario offrire iniziative adeguate. Noi ne organizziamo più di 300 all’anno, di varia tipologia, per una formazione permanente di qualità in un contesto in continua evoluzione: la tecnologia, i materiali, le tecniche digitali. E’ un lavoro enorme, perché l’Ordine di Napoli è il secondo d’Italia per numero di iscritti, ben 13.300. Più di Milano e secondo solo a Roma.

E questo a cosa è dovuto?

Alla grande tradizione di ingegneria della città. Il 25% degli iscritti all’università Federico II ha scelto ingegneria. La prima scuola di ingegneria d’Italia è stata fondata nel 1811 a Napoli, molti anni prima di tutte le altre. Poi, evidentemente, la provincia di Napoli è grande.

Oltre alla formazione c’è il lavoro delle Commissioni.

Infatti. Nelle Commissioni gli ingegneri si confrontano fra di loro, discutono, si aggiornano. Ne abbiamo sui temi tradizionali dell’ingegneria ma anche sui temi emergenti e quasi tutti gli eventi formativi nascono su stimolo delle Commissioni. Voglio citare le ultime istituite. La start up, per incentivare i giovani ingegneri a trasformare le idee in imprese innovative. La BIM – building information modeling, tecniche digitali di progettazione la cui conoscenza è un’arma molto importante. La Commissione speciale sulla statica delle facciate, Napoli ha un problema importantissimo al riguardo. La Commissione speciale sulla smart city, su come rendere una città più agevole, più semplice. La Commissione protezione civile, per tenere insieme tutti gli ingegneri che possono offrire il loro supporto in caso di emergenze. A fianco a quelle tradizionali (ingegneria industriale, impianti, strutture, urbanistica, trasporti), ci sono anche quelle che guardano alle categorie (ingegneri dipendenti, docenti e via dicendo). Tutte le varie categorie sono stimolate a parteciparvi. Poi cerchiamo di stimolare le aree tradizionalmente meno frequentatrici degli Ordini.

Cioè?

Gli ingegneri più proiettati verso la digitalizzazione devono trovare interesse ad iscriversi. Bisogna offrirgli servizi. Certamente le Commissioni sono utili. Poi c’è la formazione permanente in tutti i campi, gratuita o quasi gratuita. Quindi, i vari sportelli che abbiamo aperto: per esempio noi eleggiamo da quest’anno due delegati nazionali che sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Infine, l’iscrizione all’Ordine di Napoli è una delle più economiche d’Italia, costa 125 euro all’anno.

L’Ordine fa anche lobby, nel senso inglese del termine?

L’unione dei 106 Ordini provinciali attraverso il consiglio nazionale degli ingegneri è un interlocutore governativo forte. A livello locale, la Regione chiede continuamente nostri rappresentanti in commissioni, anche per sviluppare leggi regionali. Molti Enti, anche ospedalieri, ci chiedono elenchi di possibili commissari dei concorsi. In moltissimi Comuni facciamo tirocini per i ragazzi. Grazie ai nostri rapporti con i VV. FF. teniamo i corsi obbligatori per creare i responsabili della sicurezza.

Ma gli ingegneri risentono della crisi?

Alcune categorie stanno soffrendo, cioè tutte quelle collegate al mondo delle costruzioni. In generale, come categoria globale, gli ingegneri stanno soffrendo molto meno di altri e le iscrizioni all’università aumentano perché la percentuale di occupazione post laurea e anche i compensi post laurea sono molto più alti delle altre categorie.

Cosa è cambiato all’Ordine da quando tu ne sei Presidente?

Certamente la sede. A parità di costi ci siamo trasferiti in una più bella, più centrale.

Prestigiosa.

Grazie, non potevo dirlo io. Siamo più rigorosi nel raccogliere le quote. Avendo trovato una situazione di morosità importante, che andava a scapito di chi pagava, ho trasferito la riscossione all’Agenzia delle entrate. Poi la riforma delle Commissioni, oggi più attente al futuro. Per esempio, fra poco ne istituiremo una sui droni e un’altra sulla tecnica della smart mobility, per aiutare a sviluppare quelle tecnologie che rendono più competitivi gli ingegneri sul mercato.

Hai descritto un’attività molto articolata. Come si sviluppa sul territorio?

Abbiamo una ramificazione molto estesa, fatta di Associazioni volontarie. La più recente a Ischia. Ma siamo presenti nell’area Nord, a Nola, nei paesi vesuviani, nei comuni dell’area flegrea. Su loro richiesta teniamo i corsi sul territorio. Penso a quelli post sisma a Ischia o a quelli sull’emergenza Campi Flegrei che si stanno tenendo in questi giorni in tutti i Comuni dell’area.

I rapporti con gli altri ordini professionali?

Con quello degli architetti molto forti, facciamo davvero moltissimi eventi insieme. Ma abbiamo rapporti eccellenti anche con i commercialisti, gli avvocati, i notai, i geometri, i geologi. Di recente abbiamo organizzato una serie di eventi sulla legalità con avvocati e architetti. Tra poco ci saranno quelli sulla riqualificazione urbana con avvocati, architetti e commercialisti.

Alla fine del tuo mandato, fra due anni, ti ricandiderai?

Si vedrà se avrò ancora energia e soprattutto se i colleghi mi vorranno. La prima volta ho avuto 2.600 voti, il risultato più alto d’Italia di sempre. Però se ne riparlerà fra due anni.

E invece per le imminenti elezioni regionali?

Mi sembra che ci sia una consolidata candidatura di Caldoro, perché mai dovrei avere ambizioni. Eccellente persona, molto onesta, molto equilibrata e che sa ascoltare. Una bellissima candidatura, va benissimo così.

Cosa vuoi dire agli ingegneri, iscritti e non iscritti?

Agli iscritti dico: frequentate l’Ordine, perché probabilmente potrete avere qualcosa in più di quello che pensate. Ai non iscritti dico: siamo un ordine molto dinamico che vi può offrire molto, quindi iscrivetevi. Troverete forti competenze in tutti i settori e l’Ordine è uno strumento per crescere professionalmente.