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Della singolare attualità della Regola di San Benedetto/3

by Luigi Gravagnuolo
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San Benedetto

qui son li frati miei che dentro ai chiostri
fermar li piedi e tennero il cor saldo

Dante, D. C., Par., XXII, 50-51

Il  patrono d’Europa

Lo sviluppo storico successivo è conosciuto. Intorno ai monasteri sorsero i borghi medievali, circondati da mura all’interno delle quali, pure nel laicato, vigevano i precetti della Regola, ancorché in forma meno severa di quella osservata nel cenobio. E furono proprio quei borghi  a costituire le cellule della nuova civiltà dell’Europa feudale(1).

Concludendo, se dei monaci benedettini medievali è giusto ricordare la fondamentale funzione storica di custodi e trasmettitori della cultura classica e patristica, è opportuno altresì menzionarne il ruolo nella custodia della vita fisica e della salute di intere comunità.

Ancora oggi i monaci benedettini perseverano tenacemente nella loro stabilitas nei cenobi, quasi in opposizione all’umanità chiassosa e frenetica dei nostri giorni. Addirittura c’è chi(2) indica nei cenobi benedettini il luogo della difesa dell’identità degli uomini, minacciata di annegare nella liquida società globale. Ma i nostri monaci ci dicono anche altro, ci parlano della capacità di perseverare chiusi in un recinto per libera scelta, trovando in tale distanziamento dal mondo secolare non la pena per una costrizione subita, ma la serenità interiore e la gioia del rapporto privilegiato con Dio.

Forse è il caso  che la nostra umanità, tanto smarrita ed angosciata di fronte alla sola prospettiva di dover restare nella stabilitas delle proprie dimore e nel silenzio urbano per due o tre mesi a causa della pandemia, guardi attentamente ai nostri monaci come ad esempi e modelli di tempra morale, punti di riferimento in tempi di limitazione della propria mobilità. Pensiamoci quando crediamo di non farcela. E ritroviamo in noi la forza per superare questo terribile momento, magari ritrovando nel silenzio e negli affetti familiari le coordinate per un ritorno alla Regola. Per ora orando et legendo nelle nostre dimore – altro non potremmo fare – tra poco rimboccandoci le maniche e laborando, magari con  l’occhio e lo spirito rivolti ad un nuovo modello di società. Una società stabile nei suoi valori, ancorata ad essi come nella roccia.

 

Note

(1) È appena il caso di ricordare come non casualmente San Benedetto sia stato proclamato ‘Patrono d’Europa’. Ne aveva parlato per primo Pio XII in una sua omelia tenuta in San Paolo fuori le mura (Roma) il 18 settembre 1947. Poi è stato Paolo VI, in occasione della sua visita al Monastero di Monte Cassino del 24 ottobre 1964, con il suo Pacis nuntius a proclamarlo formalmente tale. 

(2) Tra gli altri R. Dreher, Opzione Benedetto.