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Tunisia e Napoli unite dal Mediterraneo

by Redazione
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“L’inaugurazione della mostra fotografica Tunisia-Napoli. Unite dal Mar Mediterraneo” è un’occasione preziosa per il porto di Napoli e per l’intera nostra comunità … perché rafforza la nostra idea di porti come spazi aperti, come luoghi di incontro di culture diverse e … consolida relazioni con la Tunisia, Paese cui siamo legati da scambi non solo di natura commerciale”.

Così il Presidente dell’Autorità portuale, Pietro Spirito, ieri alla Stazione Marittima insieme al Sindaco De Magistris e al Console della Repubblica di Tunisia Beya Ben Abdelbaki, per la presentazione dell’iniziativa promossa con il consolato tunisino.

Promuovere gli scambi culturali, commerciali e turistici, incoraggiare le relazioni tra le due regioni mediterranee, costruire la piattaforma su cui innestare relazioni proficue tra porti e tra Paesi, sono stati gli obiettivi espressi nel corso del confronto.

Console, come sono i rapporti tra Napoli e la Tunisia?

Sono rapporti antichi. Siamo tutti mediterranei. Abbiamo quasi la stessa cultura, quasi lo stesso cibo, solo che in Tunisia c’è il cuscus e a Napoli la pizza. Ci sono tunisini che Lavorano a Napoli e ci sono ben 871 aziende italiane, anche napoletane, in Tunisia. Perché la Tunisia offre tantissimi vantaggi fiscali agli stranieri ed è più vicina di altri paesi. Il primo fornitore della Tunisia è proprio l’Italia.

Cosa chiede ai napoletani?

Di andare in Tunisia. Devono vedere le bellezze della Tunisia e il mare della Tunisia. Il mare di Napoli è diverso dal mare della Tunisia, che a sua volta non è quello del Marocco o dell’Egitto. Dobbiamo vedere altri paesi, altre bellezze, luoghi differenti. Questo fa avvicinare i popoli. Noi siano un popolo molto caldo, come i napoletani. Siamo tolleranti, amiamo gli altri, parliamo tantissime lingue. Io stessa ho imparato l’italiano a Napoli, senza averlo studiato a scuola, e sono qui da un anno e mezzo.

“Dimenticare il grigiore a favore dei mille colori della Tunisia”