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Young Women For Peace fa tappa a Napoli

by Redazione
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“Young Women for Peace” è il titolo del percorso realizzato da Prime Minister, Scuola di Politica per giovani donne, con il supporto della Missione Diplomatica degli Stati Uniti in Italia. L’obiettivo dichiarato è quello di promuovere la partecipazione delle donne nella società e nella politica italiana, con un focus specifico sull’empowerment, sui processi di pace e il riconoscimento della violazione dei diritti nelle zone di conflitto.

Il prossimo 6 maggio si terrà a Napoli la prima tappa in presenza, la seconda ed ultima è prevista a Roma il 13 maggio. A Napoli ci saranno le studentesse delle Scuole del Sud Italia di Prime Minister: Calabria, Basilicata, Favara e ovviamente Napoli.

Insieme alle co-fondatrici di Prime Minister, Angela Laurenza e Florinda Saieva, ci saranno Antonia De Meo, Direttrice di UNICRI – Istituto Interregionale di Ricerca sul Crimine e la Giustizia delle Nazioni Unite, Tracy Roberts-Pounds, Console generale degli Stati Uniti a Napoli, Chiara Marciani, Assessora per il lavoro e le politiche giovanili del Comune di Napoli, e Alex Giordano, professore di Marketing e Digital Transformation del Dipartimento di Scienze sociali dell’Università Federico II di Napoli e direttore scientifico di SocietingLAB.

Dopo i saluti istituzionali… al lavoro. Lettura e analisi di casi di studio di violazioni di diritti delle donne nelle zone di conflitto. Si tratta di casi di studio a cui De Meo ha lavorato nel corso della sua carriera e ha deciso di condividere con le studentesse con lo scopo di creare un percorso formativo con un focus specifico sulle dinamiche pratiche sul campo.

Ci auguriamo che il percorso Young Women For Peace possa ispirare le studentesse di Prime Minister a considerare anche la carriera diplomatica. – ha dichiarato la Console Generale degli Stati Uniti a Napoli Tracy Roberts-Pounds – La diplomazia è uno strumento fondamentale per il mantenimento della pace, la risoluzione dei conflitti e la cooperazione internazionale. È essenziale che ai tavoli decisionali ci siano diversità e inclusione, così da avere più prospettive e poter affrontare meglio le complesse sfide globali del nostro tempo. Elevare lo status delle donne e delle ragazze a livello globale porterà a un mondo migliore, più prospero e più sicuro per tutti”.