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Come funziona l’Arpac 3 – Il personale

by Lucia Severino
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Arpac

Riprendiamo la nostra analisi, interrotta durante la pausa estiva, sul funzionamento dell’Agenzia regionale per l’ambiente in Campania seguendo la relazione del suo direttore generale, Stefano Sorvino, già commissario straordinario. (Per le puntate precedenti: https://www.genteeterritorio.it/arpac-sorvino/ e https://www.genteeterritorio.it/arpac-conti/)

Sotto dotazione di risorse umane, questa sarebbe una delle principali criticità dell’Arpac. Strutturale e storica, ossia risalente alla sua costituzione. Dal 2010 aggravata dal blocco delle assunzioni dovuto alla spending review e da ultimo dai numerosi pensionamenti anche ex “quota 100”. Ciò ha comportato che l’Arpac, nonostante la Campania sia la terza regione d’Italia e presenti le gravi problematicità ambientali che tutti conosciamo, si collochi tra le Agenzie di “media dimensione”, cioè con meno di 600 dipendenti. Al di sotto, per esempio, di Emilia-Romagna, Toscana e Veneto.

L’Arpac ha attualmente circa 530 dipendenti in servizio, di cui 65 dirigenti. Avrebbe diritto ad averne 780. Nel quadriennio 2018/2022 hanno lasciato o stanno per lasciare il servizio 24 dirigenti e 44 funzionari. Sono quindi rette ad interim le direzioni amministrativa e tecnica e i dipartimenti provinciali di Napoli, Caserta e Salerno. Per fare fronte a questa situazione è stato avviato un programma di adeguamento dell’organico in attuazione del Piano triennale (PTFP) approvato dalla Regione. E quindi: concorsi per comparto e dirigenza, mobilità, verticalizzazioni e via dicendo.

Nel frattempo, sono state definite svariate stabilizzazioni. Ci riferiamo principalmente al personale proveniente dalla (improvvidamente) soppressa Agenzia regionale per la difesa del suolo (Arcadis). Di cui però l’Arpac non può avvalersi. In buona sostanza la Regione ha chiuso l’Arcadis e, non potendo assorbirne direttamente il personale, lo ha fatto transitare in Arpac per poi distaccarlo presso gli uffici regionali. Sono le vette della burocrazia. In ogni caso 21 persone hanno finalmente avuto il posto a tempo indeterminato. A queste vanno aggiunti 4 LSU, già in forza all’Arpac, 4 dirigenti ambientali, che entreranno in servizio quest’anno, e 3 dirigenti biologi.

A breve dovrebbero essere banditi concorsi già programmati per affiancare e rincalzare i dirigenti più anziani. E’ partita la “mobilità volontaria”, cioè il passaggio da un’Amministrazione ad un’altra, per 29 unità. E’ stato indetto un concorso per l’assunzione di 12 fra tecnici e amministrativi. E’ stato dato notevole impulso ai “comandi in entrata”, come misura straordinaria per tamponare la carenza di tecnici ma anche funzionali alla successiva assunzione. E’ stato attivato il procedimento di assunzioni obbligatorie per le categorie protette. E’ stata realizzata la progressione orizzontale del personale ed avviate quelle verticali per un totale di 68 posti.

Ma, in tutto questo, quando arriviamo a 780?