fbpx
Home In Italia e nel mondo Editoriale. È l’ora dei maestri

Editoriale. È l’ora dei maestri

by Pasquale Cuofano
0 comment

Cari giovani, con l’arrivo dell’estate sembra che tutto sia tornato come prima del Coronavirus e la voglia di vivere all’aria aperta, godere del mare e del sole, delle passeggiate, dello stare insieme con la famiglia e gli amici, una necessità che ci ha fatto riscoprire più di prima il valore di condividere momenti sereni. Ci aspetta, tuttavia, un autunno caldo che ci vedrà impegnati in scelte politiche fondamentali per il nostro Paese.

Ora è il momento di decidere il campo di azione dove è possibile esprimere liberamente le idee politiche.

Le recenti stime dell’occupazione in Italia sono a tutti note, l’economia procede molto lentamente, alcuni settori come il turismo sono stagnanti, migliaia di posti di lavoro nelle grandi industrie si sono persi, la Scuola dovrà ricominciare fra tante difficoltà. Urge un nuovo programma di ricostruzione, dinamico ed al passo con i tempi, senza pastoie burocratiche, un New Deal italiano. Chi dovrà impegnarsi per creare un nuovo corso per il nostro Paese? Siete voi, voi i diretti interessati chiamati all’azione, alle decisioni importanti, senza più tentennamenti o attese strategiche. E’ questo il momento di creare stabili forze politiche, di schierarsi e portare avanti idee innovative, siete voi i nuovi protagonisti.

Il passato ha visto contrasti di concezioni e di ideali che spesso si sono risolte in uno scontro tra generazioni che ha dissolto l’eredità dei padri mentre i figli ambivano al cambiamento senza radici. E’ stato un fallimento del mancato rinnovamento, senza creare innovazione e sviluppo. A questo si sono aggiunti quelli individuali di chi non ha saputo trasmettere lezioni, passare dagli ideali alla realtà e guidare i giovani all’amore per la “res pubblica”, al senso morale di riconoscersi in una comunità di destino. Sono i cattivi maestri che si trovano ad essere responsabili del disastro economico, sociale e politico del Paese.

Un nuovo inizio oggi è possibile attraverso la sinergia delle forze di chi ha alle spalle anni di militanza politica e chi più giovane deve essere generosamente e disinteressatamente sostenuto nei suoi ideali affinché questi con tenacia si concretizzino. La Storia del nostro Paese ci insegna che i grandi e veri movimenti innovativi, sebbene con visioni politiche diverse, si sono realizzati solo quando il vecchio e il nuovo si sono fusi in un comune ideale di costruzione che ha tenuto conto della lezione del passato.

L’Italia del secondo dopoguerra era distrutta eppure è stata ricostruita grazie all’impegno di tutti, al confronto politico delle parti, al consolidamento delle certezze positive del passato e allo sviluppo delle urgenze sociali del presente. I giovani, ora come allora, hanno bisogno di bravi maestri per apprendere, essere accompagnati nel difficile cammino della personale formazione politica, nello sviluppo di un pensiero politico, di programmi, di scelte. La responsabilità di una Italia viva e innovata è dei maestri che devono offrire ai giovani un modello positivo di come si fa politica, per l’interesse generale, senza personalismi, al servizio degli altri. Devono accompagnarli nel percorso ed offrire gli strumenti di crescita personale e politica. Per questo si rende necessario da parte vostra un grande impegno, una grande stagione di partecipazione politica: se si realizzerà questa fase 3 di ricostruzione post-Covid-19 potremo sperare in lavoro e sviluppo, senza più inutili assistenzialismi, senza occupazione occasionale che creano aspettative senza avvenire.

L’incontro delle generazioni, di uomini e donne, se non sarà capace di creare coesione, proposte, partecipazione, dialogo perderà l’occasione di una svolta definitiva per essere al passo con l’Europa in un momento così delicato per la nostra Italia. L’ascolto fra giovani e maestri sancirà il patto per creare la società del presente e la speranza del domani.