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La balneazione 2020 in Campania

by Redazione
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Suona strano parlare di balneazione a gennaio. Eppure, la Regione ha da poco approvato la classificazione 2020 delle acque di balneazione in Campania. Lo ha fatto sulla base delle indagini e delle valutazioni eseguite dall’ARPAC – l’Agenzia regionale per l’ambiente – nel corso degli ultimi quattro anni.

Il 97% della costa monitorata è risultata balneabile. La stessa percentuale degli ultimi due anni. Il dato è chiaramente positivo, però bisogna tener presente che ben 60 Km di costa sono vietati a prescindere, per la presenza di porti, strutture militari, canali e foci di fiumi non risanabili, eccetera. E che balneabilità non significa limpidità e trasparenza.

Le classi di qualità attribuite alle 328 acque in cui è suddiviso il litorale campano sono 4 – scarsa, sufficiente, buona, eccellente – e l’88% della costa monitorata è stata classificata “eccellente”, come l’anno scorso. Le acque di nuova classificazione saranno, invece, da intendersi balneabili a inizio stagione. Mentre, per quelle risultate scarse, i sindaci dei comuni interessati dovranno emanare un divieto di balneazione, revocabile in caso di risanamento.

Dal primo aprile fino alla fine di settembre, la flotta dell’ARPAC sarà impegnata in un nuovo ciclo di monitoraggio. Nel 2019 sono stati effettuati più di 2.500 prelievi e oltre 5mila analisi lungo circa 480 chilometri di costa.

Insomma, non è cambiato niente. Se eravate soddisfatti, continuerete ad esserlo. Se vi aspettavate un miglioramento, resterete delusi.