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“La Campania da costruire”

by Redazione
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Si è tenuto oggi, a Napoli, il convegno dal titolo: “Terra Nostra. La Campania da costruire”. Padrone di casa e moderatore, Marcello Taglialatela. Relatori: Stefano Caldoro, Edoardo Cosenza, Valentino Grant (per interposta persona), Costanzo Iannotti Pecci, Claudio Lamberti e Giovanni Peluso. Personalità del mondo politico e professionale che non hanno bisogno di presentazioni.

In una sala gremita di addetti ai lavori, si è parlato sostanzialmente di politica. Non solo nel senso di politica del territorio ma, nell’ottica delle imminenti elezioni regionali, di chi sarà il candidato governatore del centrodestra e di quale dovrà essere la sua proposta politica. C’era nell’aria molta nostalgia della passata giunta regionale guidata da Caldoro. Oltre a lui, erano infatti presenti due suoi assessori e non sono mancate le rivendicazioni del buon lavoro svolto.

Edoardo Cosenza, dopo essersi augurato che il candidato sia effettivamente Caldoro, ha parlato di patrimonio infrastrutturale e di pianificazione territoriale. Sottolineando la necessità di una visione infrastrutturale globale, accompagnata da una concreta operatività. Citando, tra gli altri, il sistema Sarno e quello depurativo, ha ricordato l’esperienza dell’Arcadis (l’Agenzia regionale difesa suolo, oggi soppressa) che riuniva un patrimonio di competenze che consentì di raggiungere risultati importanti. Andati poi perduti. Ma ha tenuto a precisare che non aspira affatto a fare di nuovo l’assessore (magari altro!?).

Stefano Caldoro, ha ribadito la necessità di creare l’identità del centrodestra. Di proporre un modello di Paese. Il lavoro programmatico è il vero lavoro da fare, ha sostenuto, perché significa risolvere i problemi. A sostegno della sua tesi ha portato una serie di esempi. Quello del Grande Progetto della depurazione, sul quale la sua Giunta investì un miliardo di euro e che è rimasto fermo per quasi quattro anni. Il Modello Pompei. L’aeroportualità regionale. Quindi, è tornato sul tema a lui caro della Macroregione. Intesa come un nuovo Ente, un organo interregionale, che possa risolvere alcune grandi questioni. In primis, quella del sistema idrico integrato. All’osservazione di voler tornare alla Cassa per il Mezzogiorno, Caldoro risponde che le Regioni devono rimanere protagoniste, ma che l’azione della Cassa fu positiva e portò alla diminuzione del divario Nord/Sud. Questo deve essere l’approccio alla campagna elettorale, aldilà dello scontro personale. Costruire un tessuto comune.

In conclusione, Marcello Taglialatela ha invitato a scegliere subito il nome del candidato presidente alle regionali. Perché se si aspettano le decisioni dei leader nazionali, si perde solo tempo e la campagna elettorale non può permetterselo. Come dargli torto?