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La Sogin smantella il reattore nucleare Ispra-1 di Varese

by Redazione
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La Sogin, la società dello Stato che si occupa di decommissioning nucleare, ha preso in carico lo scorso 26 settembre il reattore Ispra-1 situato all’interno del Centro Comune di Ricerca (CCR) di Varese. Ieri mattina è stato sottoscritto il relativo atto. Il reattore va ad aggiungersi alle centrali nucleari di Trino, Caorso, Latina e Garigliano, e ai cinque impianti di ricerca legati al ciclo del combustibile: Eurex di Saluggia, Fn di Bosco Marengo, Opec e Ipu di Casaccia e Itrec di Rotondella.

Il relativo decommissioning prevede tre fasi: attività preliminari, smantellamento del reattore e bonifica finale del sito, che saranno avviate solo dopo l’approvazione da parte dell’Autorità di controllo, Isin, dell’istanza di smantellamento che Sogin presenterà entro gennaio del prossimo anno.

Ma cos’è il reattore Ispra-1? Un reattore termico eterogeneo di tecnologia americana costruito dal Consiglio Nazionale Ricerche Nucleari (poi Cnen e poi Enea) fra il 1957 e il 1958. Rappresenta l’ultima versione della serie Chicago-Pile research reactors (sviluppata da Enrico Fermi) ed ha una potenza di 5 MW. E’ stato il primo reattore nucleare di ricerca realizzato in Italia, in esercizio dal 1959 al 1973. Nel 1959, il Centro di studi nucleari fu ceduto alla Comunità Europea dell’Energia Atomica (CEEA) per un periodo di 90 anni, mentre il reattore fu affidato alla gestione dell’EURATOM dal marzo del 1963. Il reattore è stato utilizzato per studi e ricerche sulla fisica del nocciolo, su nuovi materiali per la costruzione dei reattori commerciali, sui flussi neutronici e sulle loro interazioni con la materia vivente.

Il suo smantellamento è stato affidato alla Sogin con la legge di bilancio 2018 e da allora sono state avviate le attività di perimetrazione, identificazione, ricognizione. Quindi si è giunti all’atto di presa in carico che trasferisce a Sogin la titolarità dell’impianto in attuazione dell’accordo del 2009 tra il Governo italiano e la Commissione europea, entrato in vigore a maggio di quest’anno.