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Springsteen a Ferrara, “violentato il Parco Bassani”

by Redazione
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I danni arrecati al Parco Bassani, all’Addizione Verde di Ferrara, dal concerto di Bruce Springsteen sono stati molto più gravi del temuto, anche a causa delle abbondanti precipitazioni atmosferiche che hanno preceduto l’evento”. Così, ieri 28 maggio, la sezione di Ferrara di Italia Nostra.

50.000 spettatori nell’area verde più bella e delicata della città. Pare che il Parco Urbano, gioiello urbanistico di Ferrara, ne sia rimasto “letteralmente devastato”.

E Italia Nostra prosegue:

Gli argomenti propagandati in questi giorni per sostenere l’interesse collettivo dell’iniziativa sono facilmente confutabili:

  • grande successo dell’iniziativa: il successo, garantito dal protagonista, sarebbe stato uguale con qualsiasi altra ubicazione del concerto, ma con minori problemi organizzativi, problemi che hanno quasi paralizzato la normale vita della città in concomitanza con l’evento;
  • grande ritorno economico per la città: tralasciando considerazioni su fenomeni speculativi assolutamente negativi, anche il ritorno economico sarebbe stato comunque garantito nelle voci attive, ma sarebbe stato assai minore in quelle passive se ubicato in altro luogo. La riparazione dei danni inflitti al parco (quelli riparabili) annullano in buona parte le voci positive con l’aggravante che si tenterà di accollarne i costi alla collettività (ma su questo sarà la Corte dei Conti a decidere);
  • finalmente Ferrara ha una visibilità internazionale: puerile anche solo pensare che una città storica  riconosciuta dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”, in cui tra l’altro è in corso una importante mostra su pittori del Rinascimento universalmente conosciuti, diventi nota a livello internazionale per un concerto di Springsteen”.

Ergo, un appello. Al mondo della cultura, affinché un errore del genere non si ripeta.